I maistos, ambasciatori dell'artigianato sardo alla Mostra dell'Artigianato
L’artigianato tradizionale e artistico è l'anima vitale della Sardegna, un tratto essenziale di un popolo che tramanda con fierezza conoscenze e competenze secolari. Undici maistos isolani (sette orafi e artigiani di metalli e pietre preziose, due tessitori e produttori di complementi d’arredo, un maestro coltellato e un produttore di cosmetici ‘naturali’) sono gli ambasciatori della Sardegna all’82esima edizione della Mostra internazionale dell’Artigianato, nella cinquecentesca Fortezza da Basso di Firenze, alla quale l’Isola si presenta per la prima volta con uno stand dedicato alla sua promozione al Piano Terra del Padiglione Spadolini.
La collaborazione tra la RAS - Regione Autonoma della Sardegna e la Mostra dell'Artigianato di Firenze, vede l'Isola protagonista con uno spazio istituzionale, che ha portato in Fortezza Da Basso le meraviglie artigianali e i tesori più preziosi di questa terra ricca di cultura e tradizione.
La musica di Roberto Tangianu, vero e proprio messaggero della tradizione musicale isolana, incontra i visitatori della Mostra Internazionale dell'Artigianato di Firenze con un ensemble artistico-musicale, insieme a Peppino Bande, Dante Tangianu. Uno spettacolo itinerante nello spazio espositivo riservato alla Sardegna, con momenti di animazione per tutte le giornate dal 21 al 23 Aprile e dal 28 (con arrivo alle 11.00 del mattino) al 30 Aprile (con partenza il pomeriggio).
I maistos, o maestri artigiani sardi, riscuotono un enorme successo tra il pubblico fiorentino e dei turisti in Fortezza.
I gioielli di Silvia Lai colpiscono per la tecnica innovativa con cui sono realizzati. Silvia Lai, ex scenografa, è un'orafa che ha approntatp una sua personale tecnica della lavorazione del sughero e lo trasforma in un materiale duttile e adatto alle sue esigenze progettuali. Ha intrapreso un percorso creativo per accostare questo elemento alle tecniche della tradizione orafa sarda, con una particolare attenzione alla lucidatura a specchio del metallo. La sua linea di gioielli propone monili ispirati agli elementi della natura. Le forme che riesce a ideare evocano paesaggi isolani. Il freddo metallo sposa il caldo sughero la cui arte decorativa è legata alla simbologia arcaica della cultura sarda. Qui in Fortezza a rappresentare Silvia Lai, c'è suo marito, Gianluca Mureddu, per la prima volta in Mostra:"Firenze rappresenta a pieno titolo l'arte e la cultura italiana- spiega Mureddu-. Noi siamo attenti alla simbologia legata alla storia e alla cultura e pensiamo che chi sceglie Firenze sa apprezzare i progetti artistici che partono dal concetto della vita e della fertilità della terra. Per questo siamo felici di far parte dei maistos che rappresentano la nostra Sardegna e abbiamo scelto di essere presenti alla Mostra dell'Artigianato".
Maria Vittoria Nonna è una donna sarda, di Sennori, nel Golfo dell'Asinara, un'artigiana, una dispensatrice di sapere e tradizione legato alla lavorazione della lana, del cotone e del lino al telaio. I tappeti, le coperte, i centrini esposti in Fortezza, raccontano una storia che si perde nella notte dei tempi, ma che è viva e attuale, palpabile, come il tessuto naturale dei lavorati in mostra. I tappeti sono tessuti 'a piviones' cioè a rilievo, oggi come nella tradizione al telaio di legno. La storia della lavorazione a piviones è arcaica e legata alla figura della donna. "Prima tutte le donne di casa tessevano al loro telaio per confezionare coperte, asciugamani, copri-cassapanche e tappeti-racconta Maria Vittoria-. Noi portiamo avanti la tradizione coinvolgendo artigiane da tutta la Sardegna".
L'esposizione dei coltelli di Efisio Spiga, di Cagliari, è ricchissima. Materiali come il corno di muflone, di cervo, di bufalo, seguono le realizzazioni più originali della mente creativa e artistica di Efisio Spiga. Un punto vendita a Villasimius e la partecipazione alle fiere di tutta Italia con il figlio Federico a cui ha tramandato la sua passione per la forgiatura, appresa dal nonno, e per l'artigianato artistico sardo, di cui è fiero rappresentante. L'intaglio del corno di bue prende forme scultoree di teste di animali. Alcuni suoi coltelli esprimono l'essenza del sud della Sardegna e del mare. Realizzati in legno di ulivo e ginepro portano in sé il profumo del sole e del mare che li baciano.
Questi sono alcuni degli artigiani sardi ambasciatori della tradizione e della cultura dell'Isola. Non resta che visitare la Mostra per conoscere tutti gli altri maistos, per un'occasione di incontro e conoscenza dell'essenza della Sardegna.