Firenze, polizia ferma manifestanti del corteo antifascista: scattano quattro arresti
Sono scattati a fine mattinata, in questura, dopo gli accertamenti della Digos, gli arresti per i quattro manifestanti 'antifascisti' bloccati stamani mentre tentavano, con un gruppo di una cinquantina, di entrare in piazza Santa Croce per disturbare la cerimonia del 25 aprile con il sindaco Dario Nardella e le altre autorità. La Digos li ha arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale riguardo ai contatti avvenuti in via Verdi dove c'è stata una carica. Il corteo non era stato preavvisato ma solo annunciato con volantini.
Al momento i quattro, tra cui una donna, sono ristretti nelle camere di sicurezza. In loro solidarietà i compagni hanno improvvisato un presidio nei pressi della questura che è durato circa un'ora, finché le forze dell'ordine verso le 13.45 hanno intimato loro di allontanarsi: poiché non hanno liberato la strada, la polizia ha agito spingendoli via con decisione per disperdere il loro sit-in non autorizzato.
Secondo quanto riferito successivamente, oltre alle accuse di violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, per i quattro arrestati sono state formulate dalla Digos anche le accuse di adunata sediziosa e lesioni. Infatti emerge che nello scontro di stamani in via Verdi tre agenti delle forze dell'ordine sono rimasti feriti in modo leggero. Secondo la ricostruzione della polizia, il gruppo di manifestanti voleva raggiungere le piazze dove si celebrava il 73/o della Liberazione per contestare in particolare il sindaco Dario Nardella e gli altri esponenti del Pd.
A questo scopo, ipotizza la Digos, sarebbero stati portati un megafono e delle casse acustiche 'altoparlanti' per poter disturbare gli oratori. Polizia e carabinieri hanno bloccato l'accesso a piazza Santa Croce ingaggiando un contatto, anche con una leggera carica, coi manifestanti quando non hanno rispettato l'ordine del dirigente della Digos di allontanarsi poiché il corteo non era preavvisato e non c'era l'intenzione di farli avvicinare al palco delle autorità.