Creaf, M5S. "la Regione deve ancora avere indietro 11 milioni"
“Il Creaf di Prato è ormai a tutti gli effetti un grande buco nero dei malgovernanti. Pensavamo di averle viste tutte ma niente, pare che la giunta regionale voglia rilanciare ulteriormente, gettando nel buco nero altri 8 milioni dei toscani. Erano 2,5 milioni a dicembre, oggi leggiamo dai giornali che Ciuoffo, ex assessore proprio del Comune di Prato, ne vuole rimettere altri 4,5” così Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S, nel post www.movimento5stelletoscana.it/creaf-buco-nero-dei-malgovernanti/
“Per capire l'assurdo ricordo che la Regione deve ancora avere indietro 11 milioni da Creaf srl – società in fallimento e buco senza fondo dove sono confluiti 22 milioni di contributi pubblici – e al momento sembra disinteressarsi della questione volendo riscattare l'unico bene della società, l'immobile vuoto di Via Galcianese, togliendolo da un’asta pubblica capace di farlo fruttare e restituirci almeno una parte del maltolto” sottolinea Bianchi che prosegue “Non paga la Regione ci vuole mettere più del suo valore reale (7 milioni) buttando nel buco nero altri soldi dei toscani”.
“Ma perché la giunta regionale è così legato a questo immobile al punto da compiere scelte di tale malgoverno? E poi con tutti gli immobili pubblici in patrimonio della regione o di sue partecipate, perché dobbiamo buttare altri soldi proprio in quello lì di Via Galcianese?” chiede il vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali.
“Avevamo ipotizzato che fosse perché tra i fondi pubblici arrivati al CREAF srl tramite l’istituzione ce ne fossero anche di derivazione UE e la Regione stia cercando di salvare le forme prima che qualcuno a Bruxelles si accorga del fiasco e ce li chieda indietro” sottolinea il Cinque Stelle che conclude “Per capirne di più ho presentato l'ennesima interrogazione a riguardo: la giunta regionale ci dovrà dire con chiarezza a che punto sono le trattative della Regione per acquistare questo immobile e se nel frattempo ci sono novità sulla sua destinazione d'uso. Perché, bene chiarirlo, ad oggi di questo Centri di Ricerca non ci risulta niente di concreto, oltre l'immobile dove dovrebbe, da decenni, nascere e fiorire”.
Fonte: M5S - Regione Toscana