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Castelfiorentino, progetto per abbattere le emissioni di CO2

Immaginate una quercia, grande, molto grande che viene piantata in pieno centro a Castelfiorentino. Ora immaginatela assieme ad altre 70.000 delle stesse dimensioni. Ed ecco che avrete l’effetto finale del teleriscaldamento proposto da Fonti Rinnovabili. Proprio così. Grazie alla sua svolta energetica, la qualità dell’aria su Castelfiorentino migliorerà in modo deciso, con una drastica riduzione di inquinanti locali (meno 77% di NOx e meno 86% di monossido di carbonio).

Senza contare le oltre 3.200 tonnellate di C02 che verranno abbattute ogni anno: una quota talmente elevata, che per essere compensata in modo naturale necessiterebbe di almeno 70.000 alberi in più rispetto a quelli già presenti. Numeri che confermano gli enormi benefici della svolta rinnovabile, e che sono stati presentati alla cittadinanza lo scorso venerdì.

Davanti alla platea di Santa Maria della Marca, Giovanni Graziani, ingegnere ambientale e Project Manager di Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino ha preso la parola, illustrando punto su punto le linee guida del progetto.

“Si tratta di un progetto innovativo e tecnologicamente avanzato, che apporterà al territorio e alla sua comunità benefici economici e ambientali”. Detto di quelli ambientali, con la drastica riduzione di inquinanti emessi in atmosfera, il teleriscaldamento da fonte rinnovabile porta con sé anche vantaggi economici di assoluto rilievo. “Come ormai saprete, stiamo parlando di un investimento da oltre quindici milioni di euro - ha proseguito Graziani - che innescherà sul territorio un indotto economico con pochi precedenti nella storia recente del paese”.

Indotto che coinvolgerà aziende, fornitori e professionisti del territorio. Ma non è tutto qui. Già, perché il progetto consentirà ai cittadini di risparmiare in media il 20% sul costo dell’attuale bolletta. Risparmio al quale poi si sommeranno altri bonus. Passando all’energia rinnovabile entro il 2018, gli utenti potranno infatti sostituire gratuitamente la loro vecchia caldaia con una totalmente nuova e non inquinante (la cosiddetta “sottostazione centrale”) e potranno dire addio per sempre ai vecchi costi di manutenzione e revisione annuali. Con il nuovo sistema infatti, le revisioni saranno totalmente a carico dell’azienda fornitrice di energia.

Un vantaggio non da poco, che si estenderà anche agli edifici comunali raggiunti dalla rete. “Con questo progetto vogliamo dare al paese una nuova energia” ha sottolineato in chiusura Graziani. “Un’energia che sappia rilanciare Castelfiorentino: non solo in termini ambientali; ma anche a livello di indotto creato”. In ottica futura infatti, grazie alla sua nuova fornitura di calore rinnovabile e a basso costo, Castelfiorentino potrebbe attrarre su di sé tutte quelle aziende (da quelle biologiche, a quelle impegnate nell’itticoltura ma non solo) desiderose di abbattere i propri consumi in fase di produzione. Questa è la portata di un progetto che guarda all’ambiente, allo sviluppo globale del territorio e soprattutto al futuro. Questa è la nuova energia di Castelfiorentino.

Fonte: Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

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