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Falegnameria, Cna Toscana pensa al rilancio: "Le opportunità ci sono"

Difficile pensare ad un artigianato toscano senza la falegnameria. Per questo motivo CNA Toscana sta intraprendendo un’azione di rilancio di questa importante componente dell’artigianato toscano, analizzandone, attraverso un’indagine presso i propri associati, le tendenze e, più in generale, lo stato di salute e le prospettive. L’indagine, integrata da una disamina dei dati camerali per collocare i risultati in quadro più ampio e comprensivo del settore in Toscana, è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal Presidente CNA Produzione Toscana Mauro Sellari, da Nara Bocini portavoce regionale del settore legno/mobili CNA, da Andrea Manuelli e Alessio Monticelli, i ricercatori che hanno curato la redazione del rapporto.

Mauro Sellari Presidente CNA Produzione Toscana e Nara Bocini portavoce regionale del settore legno/mobili CNA hanno dichiarato:”Le opportunità di rilancio ci sono. Il segnale d’allarme più preoccupante a lungo termine è infatti quello dell’invecchiamento e di un ricambio imprenditoriale insufficiente. La continuità aziendale e la formazione dei giovani sono fondamentali per evitare il processo di assottigliamento del settore con la conseguente dispersione dell’importante patrimonio di conoscenze e saper fare legato alla falegnameria tradizionale artigianale. Azioni integrate di formazione e sensibilizzazione e orientamento a partire dalle scuole devono e possono avere un impatto per riportare interesse su un settore in grado oggi e nel futuro di offrire occupazione e reddito nella nostra regione.

Possiamo quindi parlare di potenziale inespresso del legno mobili toscano dovuto anche alla scarsa valorizzazione dei prodotti regionali e più in generale della filiera sul territorio, a partire anche dalla materia prima. Sarebbe infatti interessante che fossero previste misure incentivanti, volte a potenziare la capacità commerciale e organizzativa delle imprese del settore e a facilitare la creazione di filiere produttive, magari coinvolgendo anche le aziende attive nella coltivazione delle essenze legnose. A tal proposito CNA Toscana invita la Regione a riattivare il bando che incentiva l’attivazione di consulenze e servizi qualificati e a riproporre dei bandi di filiera che coinvolgano le imprese produttive, nello specifico della filiera del legno e quelle della coltivazione del bosco”.

Fonte: Ufficio stampa

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