Eccidio di Noccioleta, Katia Taddei scava nei fatti di Massa Marittima: a lei il Pegaso regionale
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha consegnato il Pegaso a Katia Taddei, questo pomeriggio nella sala del Gonfalone, in occasione della presentazione della nuova edizione del libro ‘Coro di voci sole’ (Effigi). Si tratta di una riedizione ampliata del volume uscito nel 2003 sull’eccidio di Niccioleta, piccolo villaggio minerario nel comune di Massa Marittima, nel quale furono uccisi 83 minatori. Tra il 12 e il 13 giugno 1944, il III Polizei Freiwilligen Batallion Italien con truppa italiana ed ufficiali tedeschi e italiani, circondò il villaggio, che nei giorni precedenti era stato occupato per breve tempo da un gruppo di partigiani. Alle prime luci del mattino del 13 giugno, furono catturate circa 150 persone. Sei uomini indicati dai fascisti locali furono immediatamente fucilati, gli altri furono portati a Castelnuovo Val di Cecina. Gli uomini rinchiusi nei locali del cinematografo furono divisi in tre gruppi: ventuno giovani in età di leva furono deportati nei campi di concentramento in Germania, una cinquantina di uomini considerati anziani furono rilasciati con la minaccia che se avessero ancora operato contro i soldati del Reich sarebbero stati tutti fucilati. Settantasette uomini furono condotti nei pressi della centrale geotermica di Castelnuovo e colpiti a tradimento dalle mitragliatrici. La ricerca di Katia Taddei ha potuto fornire nuovi elementi di conoscenza circa le modalità della strage. “Ha permesso di aggiungere nuove fonti e scoprire fino in fondo quello che accadde”, ha dichiarato Giani nell’intervento che ha preceduto la consegna del riconoscimento. Il presidente ha ricordato come “la strage di Niccioleta aprì la catena di eccidi che in quattro mesi costarono la vita a 4mila 500 persone nella nostra regione” e che la Toscana “ebbe un ruolo fondamentale nella Resistenza e nella lotta di Liberazione, combattendo per la libertà mentre i nazisti, aiutati dai fascisti italiani, portavano avanti il loro disegno”.
Un lavoro “di grande spessore non solo culturale e storico, ma anche umano”, quello di Katia Taddei, anche secondo il consigliere regionale Andrea Pieroni, che ha preso parte all’incontro. “Queste vicende meritano ancora di essere indagate”.
Alla presentazione del volume, sono intervenuti anche i rappresentanti istituzionali dei comuni di Massa Marittima, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Pomarance e Santa Fiora, con i sindaci Marcello Giuntini, Alberto Ferrini, Giacomo Termine, Loris Martignoni. Con loro, Luciana Rocchi professoressa dell’Isgrec di Grosseto, Oris Carrucoli presidente del Centro studi ‘Agapito Gabrielli’ di Massa Marittima e co-editore del libro, Mario Papalini editore.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana