Acido peracetico, stop alla sperimentazione in Toscana
Confermato il maxifinanziamento di 100 milioni da parte di Gaia per la realizzazione della rete fognaria, mentre i Comuni annunciano un programma straordinario di attività di controllo sugli scarichi abusivi. Allo stesso tempo la Regione, in seguito a un parere espresso dall'Istituto Superiore di Sanità, sospende la sperimentazione con l'acido peracetico.
Questi i risultati dell'incontro odierno del Comitato di Sorveglianza convocato dalla Regione Toscana per il monitoraggio degli adempimenti all'Accordo di Programma sulla balneazione del 2014.
Nel fare il punto della situazione, in riferimento agli interventi relativi alla depurazione, Gaia SpA ha comunicato il definitivo conseguimento del maxi finanziamento di oltre 100 milioni di euro che interessa, fra le altre, opere di infrastrutturazione e adeguamento del sistema fognario e del sistema dei depuratori esistenti sulla costa versiliese e sulla zona apuana. Gaia ha anche fornito lo stato dell'arte sul rispetto del cronoproganmma evidenziando una conclusione delle opere per il 2020.
Sugli adempimenti dei Comuni relativi ai controlli sugli scarichi abusivi di fognatura nera all'interno della fognatura bianca, i Comuni, (fra i quali i più interessati Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi), hanno preso l'impegno, attraverso l'attivazione del tavolo tecnico previsto dallo stesso accordo di programma, di fornire entro il prossimo mese di maggio, un programma straordinario di attività che nell'arco di uno o due anni sia in grado di dare un contributo significativo all'operazione.
Riguardo la sperimentazione dell'acido peracetico, la Regione Toscana ha informato il tavolo del parere espresso a riguardo dall'Istituto Superiore di Sanità, a seguito di un puntuale quesito, proponendo al tavolo di sospendere l'attività nelle idrovore e attivare contestualmente un confronto con i due Ministeri competenti, Sanità e Ambiente, l'ISS, l'Università di Pisa incaricata del progetto e le strutture regionali. Sarà quella la sede dove condurre tutti i risultati dell'attività fin qui svolta e individuare un percorso condiviso.
Fonte: Regione Toscana