Ztl estiva, le associazioni di categoria: "No al ripristino senza finestra 20-23"
“No al ripristino della Ztl estiva nel centro storico di Firenze”. Lo scrivono a chiare lettere le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, che in una nota congiunta chiedono all’Amministrazione Comunale di non procedere alla soppressione della finestra 20.00-23.00 della Ztl.
“Comprendiamo la finalità del provvedimento, ma chiudere la città a chi non abita in centro non è lo strumento giusto per combattere i fenomeni della mala movida o della sosta selvaggia, che richiedono invece il presidio continuo delle forze dell’ordine e l’applicazione delle sanzioni dovute a chi non rispetta le regole, e provvedimenti più strutturali”, scrivono le quattro associazioni di categoria.
“La tutela e salvaguardia del centro di Firenze sono un obiettivo che sta a cuore non solo ai residenti, ma un impegno per tutti e che tutti dobbiamo rispettare. Per questo il confronto che si è avviato dovrà essere vero senza conclusioni scontate. Noi staremo a quel tavolo con analisi e proposte che vadano oltre una ztl che si è dimostrata inutile. La sosta selvaggia e la mala movida devono essere contrastate dando risposte diverse e di carattere strutturale, non certo penalizzando i fiorentini che risiedono fuori dal centro e gli operatori economici che con essi lavorano”.
A preoccupare le associazioni è anche l’ipotesi che venga cancellata perfino la “finestra” del sabato dalle ore 16.30 alle 23. “Una decisione simile si tradurrebbe per molte imprese in una perdita consistente del fatturato, con le conseguenze del caso sull’occupazione”, sottolineano Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato.
“È bastata l’esperienza della scorsa estate per capire quanto la nuova Ztl fosse dannosa per le attività economiche, negativa per i clienti e di nessun valore strumentale e strategico per tutelare la vivibilità del centro, oltre che nociva per l’immagine della nostra città, che dovrebbe invece apparire aperta ed accogliente. Insomma, è una chiusura che fa più male che bene alla città. Per questo motivo, chiediamo all’Amministrazione Comunale di ripensare un eventuale provvedimento e a ricercare nel confronto nuove e più accettabili opzioni .
Fonte: Confcommercio Firenze, Confesercenti Firenze, Cna Firenze, Confartigianato Firenze