Anziani e società: la Toscana si conferma all’avanguardia
Anziani e società: la Toscana si conferma all’avanguardia, con tutti i pro e i contro del caso. I livelli di welfare per la terza età sono superiori alle medie nazionali, ma più che in altre regioni aumenta l’incidenza demografica degli ‘over’, e questo imporrà nel futuro prossimo di reimpostare i modelli di assistenza. Perché Terza età e benessere siano “un binomio possibile”, come recitava il titolo della mattinata di incontro che la Fipac Confesercenti Toscana ha tenuto oggi a Siena, nell’ambito della Festa Regionale.
Nella sala Mutilati e invalidi di guerra amministratori pubblici, medici, operatori sociali e i diretti interessati si sono confrontati sulle necessità emergenti; tenendo conto, ad esempio, che “Siena ha il record di residenti ultranovantenni, tra le città” come ha citato in apertura il Sindaco Bruno Valentini. Il Presidente regionale Fipac, Fosco Tornani ha allargato il quadro: “Nel 2025 in Toscana gli over 50 saranno il 44 per cento della popolazione; un quarto dei residenti sarà ultra64enne già due anni prima. Ciò implica la necessità di strategie per fronteggiare gli effetti indotti, tra cui l’aumento di patologie croniche da invecchiamento. La medicina geriatrica e l’economia sanitaria in Toscana dovrebbero concentrarsi di più su programmi di prevenzione e quindi di educazione alla salute; promuovere maggiori occasioni di socializzazione e la diffusione dell’assistenza domiciliare come misura di contrasto di ricoveri ospedalieri inappropriati”.
A questi obiettivi possono concorrere corrette abitudini alimentari, come notato da Luciano Gorelli (Dirigente medico di Geriatria per l’Usl Toscana Sudest); impegnarsi nel volontariato, come evidenziato da Antonella Canne (Assistente sociale dell’azienda Usl Toscana Sudest); fare sport o riscoprire interessi, secondo il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani (“Molti nei nostri musei sono conosciuti più dai turisti che dai residenti: ecco una potenzialità di svago a portata di mano”). Ma nel complesso, la Toscana ha davanti a sé “una sfida culturale importante: configurare un modello sanitario sostenibile rispetto a questi temi”, secondo il Presidente della Commissione regionale Sanità, Stefano Scaramelli. “Fra 10 anni avremo un tasso in doppia cifra di cittadini con disabilità mentale: dobbiamo rendere sostenibili questi scenari, ridurre magari le funzioni apicali e rendere disponibili maggiori risorse per il personale ospedaliero”. Alla sostenibilità del sistema sanitario guarderà anche la Fipac: per il Presidente nazionale Sergio Ferrari “mantenere la sanità un diritto di tutti e recuperare potere d’acquisto per le pensioni minime dovrà essere un obiettivo costante, per noi come per ogni cittadino”.
Fonte: FIPAC CONFESERCENTI TOSCANA