Spari intimidatori, due condanne per i fatti di Scandicci contro l'imprenditore Bacci
Sette anni e 6 mesi per Giuseppe Raffone e 6 anni e 9 mesi per Pasquale D'Alterio: queste le condanne comminate dal tribunale di Firenze in merito alle minacce avvenute contro l'imprenditore fiorentino Andrea Bacci. I fatti avvennero il 23 gennaio 2017, i colpi furono esplosi contro l'auto dell'uomo e contro la pelletteria Ab Florence di Scandicci.
D'Alterio, imprenditore residente da tempo nel Pistoiese ma originario di Napoli, è anche un campione mondiale di bocce. Raffone, catanese, agì per conto di D'Alterio a causa di un credito da 270mila euro che poteva diventare inesigibile a causa della bancarotta della Coam, azienda di Bacci. Pesanti minacce erano arrivate all'imprenditore scandiccese e all'amministratore Coam, Fabio Bettucci. Era stato trovato un compromesso per la cessione di un appartamento in costruzione a Livorno da Bacci verso D'Alterio. Ma le indagini bloccarono la trattativa.