gonews.it

Consiglio regionale, apertura in memoria di Taviani. Mozioni su salute, diritto allo studio e cave

Un minuto di silenzio in ricordo di una “figura di grande prestigio nella storia del cinema”. È quanto ha chiesto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, durante i lavori d’aula, in memoria di Vittorio Taviani che con il fratello Paolo ha firmato alcuni capolavori del cinema italiano. Il presidente ha ricordato film di spessore come “La notte di San Lorenzo”, che “rimarrà nella storia più alta del cinema italiano”.

Il presidente ha voluto esprimere personalmente al fratello Paolo, con una telefonata nella giornata di ieri, “le condoglianze” a nome dell’assemblea, “e il senso di consapevolezza della grandezza che la figura di Vittorio Taviani lascerà nella storia del cinema”.

LA SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE

Diritto allo studio: via libera al bilancio 2018-2020

Approvata a maggioranza – astenuto M5S - la delibera sul bilancio previsionale 2018/2020 dell’Azienda toscana per il diritto allo studio (Dsu). Le assegnazioni dalla Regione Toscana restano confermate al livello del 2017 sia nell’ammontare complessivo di 62milioni e 275mila euro che nella loro ripartizione: 14milioni per le spese di funzionamento e di gestione; 12milioni 575mila per borse di studio e servizi aggiuntivi agli studenti; 15milioni e 600mila per la tassa regionale e 20milioni e 100mila dal fondo integrativo statale (Fis) per borse di studio e prestiti. La previsione per i trasferimenti per il 2019 e 2020 si prefigura invariata al 2018.

Andrea Quartini (M5S) ha riconosciuto alla Toscana “qualche marcia in più rispetto alle altre Regioni” sia sotto il profilo delle erogazioni a favore degli studenti (borse di studio) sia per le relative verifiche fiscali: “Circa l’80 per cento di chi fa domanda, una percentuale che le altre regioni non possono che invidiare”. Tra gli argomenti che hanno determinato il voto di astensione di M5S la “discreta, ma insufficiente” capacità di soddisfare le richieste di alloggio degli studenti fuori sede. Come emerso in Commissione dall’audizione del direttore dell’Azienda, ha ricordato Quartini, non ci sono risorse sufficienti per contribuire alle spese di affitto degli studenti che non sono risultati assegnatari degli alloggi disponibili.

Alcuni numeri sui benefici economici agli studenti: nel 2017/2018 i vincitori di borse di studio (graduatorie provvisorie) sono 14mila 678 e distribuiti in 5mila424 a Firenze, 5mila 798 a Pisa, 3mila456 a Siena. Per l’anno accademico 2017/18 si prevede l’erogazione di borse di studio pari a 46milioni e 122mila euro con un incremento del 2,5 per cento rispetto al 2017. Per il 2019/2020 si stima una sostanziale stabilità.

Cave: slittano termini per ricognizione beni indisponibili di Massa e Carrara

Slittano i termini per lo svolgimento di attività legate al settore del marmo, una fra tutte la ricognizione dei beni appartenenti al patrimonio indisponibile dei comuni di Massa e Carrara. Le date da rispettare, alcune già scadute e comunque condizionate alla definizione della nuova disciplina regionale in materia di cave, saranno posticipate.

Lo prevede una proposta di legge di iniziativa dei presidenti delle commissioni Ambiente e Sviluppo economico, Gianni Anselmi e Stefano Baccelli, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.

La materia, molto complessa, è oggetto di un’iniziativa legislativa da parte della Giunta che arriva a seguito della sentenza della Corte costituzionale (n. 228 del 20 settembre 2016). Sentenza che ha dichiarato illegittima la legge regionale 35/2015 nella parte relativa ai beni estimati (art.32 comma 2) e ha imposto alla Toscana di adeguare il proprio ordinamento. La natura pubblica o privata dei beni estimati infatti, ha sancito la Corte, appartiene all'ordinamento civile ed è quindi di competenza statale.

Nelle more della revisione della 35 e degli approfondimenti su modifiche anche sostanziali alla nuova disciplina in materia di cave, alcuni sollevati nel corso delle consultazioni avviate a novembre scorso, si inserisce il testo di Anselmi e Baccelli che “riallinea i termini e premette quell’analisi di dettaglio che abbiamo concordato di operare” ha spiegato il presidente della commissione Sviluppo economico illustrando i contenuti. Il differimento interessa quattro scadenze contenute in altrettanti articoli della legge 35.

In particolare è fissato al 31 dicembre 2018 la ricognizione dei beni appartenenti al patrimonio indisponibile di Massa e Carrara. Viene quindi modificato l’articolo 32 che indicava il termine del 31 ottobre 2016.

La seconda modifica riguarda l’articolo 38 e quindi la stipula delle convezioni per il prolungamento delle concessioni nel periodo transitorio (ossia il periodo durante il quale i titolari possono proseguire l’attività produttiva prima che la concessione ricada nella procedura di evidenza pubblica). Il nuovo termine è fissato al 30 giugno 2019 e la convenzione dovrà contenere il piano economico-finanziario, le modalità di verifica del rispetto degli impegni assunti per tutto il periodo della proroga.

Posticipati anche i termini per l’emanazione dei regolamenti comunali di Massa e Carrara. Nella legge vigente (articolo 39) è prevista la data del 31 ottobre 2016, nel testo licenziato si propone di “dare respiro ai consigli comunali” ha dichiarato Anselmi, e posticipare l’approvazione al 30 giugno 2019.

A illustrare la proposta di legge in aula Anselmi, presidente commissione Sviluppo economico.

“Una modifica di legge necessaria per aggiornare i termini previsti dalla legge 35/2015, che non era stato possibile rispettare alla luce delle novità avvenute dopo la sentenza della Corte costituzionale. – ha spiegato Anselmi -  Si tratta di quattro scadenze che vengono rimodulate da un lato per consentire alla Regione di completare efficacemente l’attività pianificatoria in materia di cave, dall’altro per dare alle amministrazioni comunali maggiore respiro nelle more delle modifiche della 35 all’esame del Consiglio Regionale, in modo da svolgere con la precisione che meritano le attività propedeutiche ai regolamenti e alla ricognizione. Procede alacremente quindi il corpus di modifiche da apportare alla legge 35, grazie anche all’importante lavoro di confronto con tutti i soggetti coinvolti che stiamo portando avanti, fondamentale per approcciarsi a una materia delicata e importante come questa”.

L’ultima misura riguarda una scadenza che interessa direttamente il Consiglio regionale: l’adozione del piano regionale cave (Prc) previsto all’articolo 57, viene posticipato al 31 dicembre di quest’anno.

In sede di dichiarazione di voto il vicepresidente della commissione Ambiente, Giacomo Giannarelli (M5s), ha annunciato sostegno esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto: “dimostra attenzione verso territori e  istituzioni locali”. A detta del vicepresidente occorre “più tempo” per provare a sistemare “in modo definitivo” anche il tema delle “concessioni all’interno del distretto lapideo”. Per Giannarelli permangono tuttavia ritardi da parte della Regione, alcuni dei quali definiti “clamorosi”, perché “non fornisce gli strumenti necessari ai Comuni per lavorare regolarmente”. Come già fatto nel corso della seduta di commissione di ieri, martedì 17 aprile, ha rinnovato la richiesta di una “celere programmazione” della proposta di legge parlamentare di iniziativa regionale, presentata dal suo gruppo, e riferita alla “definizione del bene estimato”. Il punto, ha spiegato, crea “non pochi problemi ai Comuni che devono disciplinare l’attività estrattiva perché non sanno cosa scrivere nei regolamenti”.

Per il presidente del gruppo Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, la proroga “è del tutto evidente”. “È utile ricordare, anche incidentalmente – ha aggiunto - che ci troviamo in questa situazione grazie alle lobby del marmo che hanno esigenze in contrasto con il Piano di indirizzo territoriale e porta avanti insistenti pressioni per modificare la legge regionale”. Secondo Fattori l’obiettivo “non è solo il blocco della parte inerente ai beni estimati, c’è anche il tema dei vincoli per l’apertura di nuove cave, l’interpretazione di cosa si intenda per cave dismesse e la questione delle norme relative alla rimessa a ripristino dopo gli abusi”. Al di là del voto a favore il consigliere ha esortato a “non dimenticare il contesto”.

Acqua: tutela da inquinamento, rinviata la legge alla prossima seduta

È stato rinviato al prossimo Consiglio il nuovo intervento normativo in tema di tutela delle acque da inquinamento. Dopo un breve dibattito il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), accogliendo la richiesta “avanzata con cortesia” dalla capogruppo Toscana per tutti Monica Pecori, si è detto d’accordo per un rinvio della proposta “comunque urgente come si evince dallo stesso testo che indica, per l’entrata in vigore, il giorno successivo a quello della pubblicazione sul bollettino ufficiale”.

A sollevare perplessità sul testo sono stati, in particolare, il vicepresidente della commissione Ambiente Giacomo Giannarelli e il presidente del gruppo Sì – Toscana a sinistra Tommaso Fattori. Per entrambi la proposta dovrebbe essere approfondita perché molto tecnica. Giannarelli, ripercorrendo brevemente quanto già detto nel corso della seduta di commissione di ieri, martedì 17 aprile, ha parlato di “tecnocrazia che vince sulla politica”. “Ho provato a presentare emendamenti per rendere il testo più chiaro e comprensibile ma il timore di conseguenze imprevedibili ha prevalso” ha spiegato. Nel merito ha poi parlato di una legge che “non interviene sulle cause”. “È come dire agli utenti che grazie a una legge regionale si può continuare a non rispettare i limiti imposti dall’Europa”.

“È molto complicato valutare se le deroghe comportano rischi per la salute” ha detto Fattori ribadendo la necessità di “approfondimenti”. “L’impressione – ha spiegato – è che si tratti di agevolazioni ai gestori dei servizi senza intervenire sul miglioramento della qualità dell’acqua e con potenziali rischi sull’ambiente”.

Di testo “già ampiamente illustrato in commissione e senza alcuna eccezione” ha parlato il presidente Baccelli che ha definito la discussione in Aula “curiosa”. “Confermo quanto già detto ieri: verificare la potenziale efficacia di modifiche a una norma tanto tecnica è doveroso. Non è paura, non è nascondere” ha detto rilevando che “non sono stati comunque presentati emendamenti al testo. Né in sede di commissione né oggi in Aula”.

A conclusione del dibattito il consigliere Giannarelli ha depositato un emendamento alla proposta che punta a introdurre anche una casistica specifica per agglomerati a forte fluttuazione turistica, e che sarà iscritta all’ordine del giorno della prossima seduta.

Farmaci sfusi nelle farmacie e dosi mirate, approvata mozione di Sì Toscana a Sinistra

Promuovere la vendita di farmaci sfusi per ridurre gli sprechi in sanità. È quanto chiede la mozione presentata dal gruppo Sì – Toscana a sinistra approvata dal Consiglio regionale.

Nel testo, illustrato da Paolo Sarti, si chiede di “rendere disponibili confezioni di farmaci sempre più coerenti rispetto alle necessità terapeutiche” anche “prevedendo l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati”.
La legge 190/2014, si ricorda nell’impegnativa, prevede la produzione e distribuzione, in ambito ospedaliero, di medicinali in forma monodose.

“Un atto importante per render più efficiente la spesa farmacologica, sia nelle strutture ospedaliere sia nelle famiglie, nel solco della campagna di sensibilizzazione promossa dalla rivista ecologista ‘People for Planet’ e dei principali studi ed esperienze internazionali. La somministrazione di farmaci sfusi in farmacia è ormai una realtà in paesi come Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada ed è allo studio dei governi francese e svizzero, che hanno deciso l’avvio di una sperimentazione”, ora è tempo di cambiare anche nel nostro paese”, spiegano i consiglieri regionali Paolo Sarti e Tommaso Fattori.

“Troppi sono, infatti, i farmaci, perlopiù a carico del servizio sanitario nazionale, che finiscono sprecati, spesso confezioni mai aperte e scadute, e che diventano poi un enorme quantità di rifiuti da smaltire, oltre 1500 tonnellate l’anno secondo il ‘Rapporto Rifiuti Urbani 2015’ di Ispra. Si deve quindi promuovere una proficua collaborazione tra medici, farmacisti e aziende produttrici per diffondere prioritariamente la vendita di farmaci sfusi e rendere disponibili confezioni dei farmaci calibrate sulle necessità terapeutiche, prevedendo l’introduzione di pacchetti personalizzati e dosi unitarie”.

“Sono anche necessarie campagne d’informazione e educazione sanitaria sull’uso prudente e appropriato dei farmaci, oltre iniziative per incrementare la tracciabilità sulla distribuzione e per la produzione e la distribuzione in ambito ospedaliero di medicinali in forma monodose”.

“Infine la mozione chiede piena attuazione alla legge 166 del 2016 per consentire la donazione di medicinali non utilizzati alle Onlus per finalità sociali e che tali disposizioni siano estese anche ai farmaci a uso veterinario”, terminano Sarti e Fattori.

In sede di dichiarazione di voto Serena Spinelli (Art.1/Mdp) e Andrea Quartini (M5s) hanno annunciato sostegno al testo. In particolare, Quartini ha aggiunto il tema dei farmaci non venduti, perché prossimi alla scadenza. Il punto, non trattato nella mozione, merita di essere sviluppato a detta del vicepresidente del Movimento 5 stelle.

Sanzioni fumo: chiesto di reindirizzare le risorse tramite mozione

L’impegno dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, in tema di contrasto al fumo, ha portato nel biennio 2016-2017 a superare la soglia di 200 mila euro, somma incamerata dal Comune di Firenze. Una mozione di Andrea Quartini (M5S), approvata dall’aula di palazzo del Pegaso, impegna la Giunta ad attivarsi per reindirizzare le risorse derivanti dalle sanzioni rilevate a Careggi, e presso le altre strutture del sistema sanitario regionale, alla Regione, vincolandone l’utilizzo a quanto previsto dalla legge regionale 25 del 2005”. “Con tale atto chiediamo che queste risorse – ha spiegato Quartini – vengano utilizzate virtuosamente per iniziative educative che favoriscano il benessere della persona e per interventi volti alla disassuefazione dal fumo”.

Caccia: fauna abbattuta, mozione su annotazione sul tesserino venatorio

La Giunta regionale è impegnata a favorire una “corretta informazione” sull’applicazione della normativa che si riferisce all’annotazione dei capi abbattuti sul tesserino venatorio, “anche fornendo i necessari elementi conoscitivi” ai soggetti preposti. E’ quanto dispone una mozione approvata dal Consiglio regionale, sottoscritta dal Pd e illustrata dal capogruppo Leonardo Marras. Lo scopo dell’intervento, come chiarito nell’impegnativa che conclude l’atto, è quello di giungere a un’applicazione conforme alle intenzioni del legislatore toscano e al dettato della normativa regionale, secondo la quale “l’annotazione deve avvenire soltanto successivamente all’accertamento del capo abbattuto”.

Trasporti: mozione a tutela dei lavoratori del polo ingegneristico di Firenze

L’aula ha approvato l’atto presentato dal consigliere Gabriele Bianchi (M5S)

“Non possiamo perdere un centro pregiato come il Polo ingegneristico di Firenze Osmannoro e viale Lavagnini”. Così si è espresso il consigliere Gabriele Bianchi (M5S), presentando una mozione, approvata dall’aula, che impegna la Giunta “a continuare nelle azioni intraprese, attivandosi per mettere in atto tutte le iniziative necessarie”, per tutelare i posti di lavoro a rischio, preservando le attività di manutenzione ciclica e anche quelle di manutenzione corrente; impedire la perdita per le nostre città e la nostra regione di attività specifiche riguardanti la manutenzione e l’ingegneria del materiale rotabile collocate in viale Lavagnini; attivare tutte le soluzioni possibili, per vedere assegnata all’impianto di Osmannoro, la manutenzione ciclica del materiale rotabile dei nuovi treni Rock e Pop, “visto che il capannone lungo circa 350 metri debitamente attrezzato con 5 binari è una realtà unica in Italia”.

La mozione, oltre che da Bianchi, è stata sottoscritta anche dai consiglieri del Partito democratico Marco Niccolai ed Elisabetta Meucci, una volta emendato il testo e ricordata in particolare l’interrogazione sulle prospettive del Centro ferroviario dell’Osmannoro, con l’impegno ribadito dall’assessore a sottoporre la questione ai vertici di Trenitalia, negli incontri tra azienda e amministrazione regionale.

La consigliera Meucci ha, infatti, ricordato che la vicenda parte dalla interrogazione del Partito democratico.

Sanità: riorganizzare prevenzione e sicurezza nella Usl nord ovest

Approvata mozione presentata da Monica Pecori (Tpt) e sottoscritta da Francesco Gazzetti (Pd). Impegni per nuove assunzioni di tecnici secondo la normativa vigente

Attivare un percorso con la Ausl Nord Ovest mirato alla rivisitazione dell’attuale organizzazione di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll) della zona livornese. È quanto chiede la mozione presentata da Monica Pecori (capogruppo Tpt) approvata dal Consiglio regionale.

Chiesti anche impegni per valutare la possibilità di nuove assunzioni per le figure di tecnico di prevenzione secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Il testo muove dal recente infortunio sul lavoro accaduto a Livorno che ha causato la morte di due lavoratori dipendenti della ditta Labromare. Considerate le “numerose attività ad alto rischio presenti nel territorio livornese”, la mozione sottolinea come nel tempo l’attività Pisll abbia subito “trasformazioni tali da comprometterne l’efficacia”. Tra le cause elencate anche il ridursi del numero di tecnici della prevenzione, l’azzeramento del personale amministrativo, l’eliminazione dell’Unità funzionale di porto nata proprio per garantire azioni mirate di vigilanza nelle attività portuali.

In sede di dichiarazione di voto il consigliere Francesco Gazzetti (Pd) ha annunciato sostegno e aggiunto la firma al testo.

Sanità: promuovere vendita farmaci sfusi per ridurre sprechi

Promuovere la vendita di farmaci sfusi per ridurre gli sprechi in sanità. È quanto chiede la mozione presentata dal gruppo Sì – Toscana a sinistra approvata dal Consiglio regionale.

Nel testo, illustrato da Paolo Sarti, si chiede di “rendere disponibili confezioni di farmaci sempre più coerenti rispetto alle necessità terapeutiche” anche “prevedendo l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati”.

La legge 190/2014, si ricorda nell’impegnativa, prevede la produzione e distribuzione, in ambito ospedaliero, di medicinali in forma monodose.

La mozione chiede che siano emanati “in tempi brevi” i procedimenti attuativi previsti dalla legge 166/2016 per consentire la donazione di medicinali non utilizzati alle Onlus e per estendere la cessione a titolo gratuito anche ai farmaci a uso veterinario.

Chiesti anche impegni per campagne istituzionali d’informazione e di educazione sanitaria sull’uso prudente del farmaco per incoraggiare i cittadini a ridurre gli sprechi. E infine la tracciabilità della distribuzione dei medicinali non utilizzati o eliminati dal circuito che avrebbe bisogno di iniziative specifiche.

In sede di dichiarazione di voto Serena Spinelli (Art.1/Mdp) e Andrea Quartini (M5s) hanno annunciato sostegno al testo. In particolare, Quartini ha aggiunto il tema dei farmaci non venduti, perché prossimi alla scadenza. Il punto, non trattato nella mozione, merita di essere sviluppato a detta del vicepresidente del Movimento 5 stelle.

Lavoro: centri impiego, stabilizzare personale a tempo determinato

La situazione di forte incertezza e precarietà lavorativa del personale assegnato ai centri per l’impiego al centro della mozione presentata dal Movimento 5 stelle e illustrata dal vicepresidente Andrea Quartini.

Il testo, approvato dal Consiglio, impegna la Giunta ad attivarsi prima possibile per la “rapida conclusione della fase transitoria di passaggio dei lavoratori a tempo indeterminato dalla Provincia alla Regione” ma anche per la “stabilizzazione del personale impiegato a tempo determinato”.

Nei centri per l’impiego in Toscana, si legge nella mozione, lavorano 873 persone dislocate in 53 sedi. Di queste, 423 sono a tempo indeterminato - in fase di transizione contrattuale dalla Provincia alla Regione – e 99 sono precari a tempo determinato. I restanti 450 operatori lavorano in appalto tramite il consorzio Servizi lavoro e per la società in house pubblica Fil Parto il cui bando scadrà a fine anno.

In sede di dichiarazione di voto il presidente del gruppo Pd Leonardo Marras ha annunciato sostegno al testo “condividendo la filosofia di fondo”.

Esteri: missione a Hebron, rendere pubblici rapporti contingente militare italiano 

Attivarsi nei confronti del Governo perché riferisca al Parlamento, rendendoli pubblici, i rapporti compilati dal contingente italiano che prende parte alla missione internazionale Temporary international presence in Hebron (Tiph), con il mandato di assistere e promuovere la sicurezza, la stabilità e migliori condizioni di vita per la popolazione.

È quanto chiede la mozione approvata dal Consiglio regionale presentata Sì – Toscana a sinistra e illustrata da Tommaso Fattori.

La mozione vuole permettere una valutazione in merito alle violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali nella città di Hebron.

Nel testo viene ricordata la risoluzione del 18 marzo 1994 (numero 904) del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la sottoscrizione del primo contestuale accordo e del secondo firmato il 28 settembre 1995 per un incremento delle forze militari israeliane a Hebron e l’assicurazione di una presenza temporanea internazionale affidata a Italia, Norvegia, Danimarca, Turchia, Svizzera e Svezia.

Tale accordo prevede che ogni paese elabori relazioni sulla situazione quotidiana con specifico riferimento al rispetto dei diritti umani.

Chiusi, verifiche su effettiva efficacia del progetto Acea per carbonizzazione fanghi

Il Consiglio regionale approva una mozione a firma di consiglieri del gruppo Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, “in merito al progetto Acea di un impianto di carbonizzazione dei fanghi di depurazione di Toscana, Lazio e Umbria”. La mozione impegna la giunta regionale a “concertare con il Comune di Chiusi e Acea Ambiente srl, l’avvio di un confronto aperto con cittadini, associazioni ed esperti” e ad attivarsi “tramite gli organi competenti quali Arpat e Asl, in tutte le fasi di realizzazione del progetto industriale definitivo per una rigorosa verifica dell’effettiva efficacia della tecnologia proposta, escludendo qualsiasi rischio ambientale e sanitario”.

Il tema “è quello di un mega progetto di Acea per un impianto di carbonizzazione rifiuti nella zona di Chiusi”, spiega in aula Fattori, che parla di un “innamoramento tardivo per il carbone da parte di Acea”, che, in un impianto da realizzare nei terreni dell’ex Centro Carni, “intenderebbe trasformare i fanghi di depurazione in bio lignite, attraverso un processo di carbonizzazione idrotermale”. Si tratta, spiega Fattori, “di un progetto sperimentale di recente già bocciato dal comune di Capannori, a causa dell’impatto ambientale”. Sostegno alla mozione e voto favorevole annunciano in aula Marco Casucci (Lega nord), Stefano Baccelli (Pd) e Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle).

Lavoro: mobilitazione per esecutori servizi educativi comunali precari

La Giunta regionale è impegnata ad adoperarsi presso “tutte le sedi istituzionali, comunali, regionali, parlamentari, governative e ministeriali” per “l’urgente necessità di trovare una soluzione definitiva che tuteli e valorizzi gli esecutori dei servizi educativi comunali assunti per le supplenze e che permetta loro di non essere penalizzati nelle graduatorie comunali per l’assunzione a tempo indeterminato”. È quanto prevede una mozione sottoscritta dal Movimento 5 stelle e illustrata da Andrea Quartini, sulla situazione di precarietà lavorativa degli esecutori dei servizi educativi comunali. A dichiarare il voto favorevole del gruppo Pd la consigliera Valentina Vadi, per un “atto di buon senso, che ha lo scopo di regolarizzare la condizione lavorativa di figure che nell’ambito scolastico hanno un ruolo importante, per quanto le funzioni di cui si parla siano piuttosto comunali o comunque delegabili al ministero o al governo e la competenza non sia direttamente della Regione”.

Come spiega l’atto gli “esecutori dei servizi prima infanzia” sono coloro che nell’ambito dell’organizzazione dei servizi comunali dei nidi d’infanzia affiancano il personale educativo nelle attività con i bambini, avendo anche compiti di pulizia degli arredi e delle attrezzature, come anche di sorveglianza, sicurezza e assistenza dei bambini. Si accede al ruolo di “esecutore” partecipando a un concorso pubblico comunale, per entrare nella graduatoria delle supplenze (assunzione precaria per sostituzioni sotto i 15 giorni) oppure a una selezione pubblica e titoli e punteggio, indetta sempre dal Comune tramite il centro per l’impiego. Da quest’ultima selezione, vengono fatte le assunzioni a tempo indeterminato oppure per periodi lunghi. Per l’inserimento in questa graduatoria costituisce punteggio preferenziale l’anzianità di disoccupazione. Secondo la mozione risultano penalizzati quei lavoratori che si trovano inseriti nelle graduatorie comunali per le supplenze temporanee, visto che “in base al Decreto legislativo 150/2015 anche chi lavora per un solo giorno nel periodo di pubblicazione del bando risulta occupato, e quindi non può usufruire del punteggio relativo alla disoccupazione”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

Exit mobile version