gonews.it

River Wild 2018, la pazza impresa: dall'Elsa alla foce dell'Arno con barche senza motore

Le imbarcazioni sono pronte, gli equipaggi hanno l’entusiasmo a mille. Privi di motore e con la sola forza fisica, delle braccia e delle gambe (a remi, e ruota a pedali) solcheranno per quattro giorni – dal 28 aprile al 1 maggio – il fiume Elsa e il fiume Arno, fino alla foce. E’ questa la nuova avventura targata “River Wild 2018”, una spedizione che da Castelfiorentino porterà due imbarcazioni un po’ bizzarre condotte da sedici membri di equipaggio (8 per ogni barca) fino a Bocca d’Arno, alla sezione di Pisa della Lega Navale Italiana.

Promossa dalla Polisportiva I’Giglio di Castelfiorentino con il patrocinio del Comune, la manifestazione è stata presentata questa mattina in Municipio. Sono intervenuti il Sindaco, Alessio Falorni, il Vicesindaco con delega a Cultura/Eventi, Claudia Centi, il presidente della Polisportiva I’ Giglio, Silvano Comanducci, il presidente della sezione di Pisa della Lega Navale Italiana, Enzo Meucci. Erano inoltre presenti, per il Team organizzativo, Stefano Cinci, Gianni Bruchi, Alessandro Masini, Fanny Giannecchini, Guido Scali, ed infine alcuni rappresentanti degli sponsor dell’evento (sicuramente unico nel suo genere) come Giovanni Ciapetti (Ferramenta Ciapetti), Massimo Pucci (CIP International) e Jacopo Sereni (Autoriparazioni Sereni).

I due equipaggi si muoveranno come ricordavamo all’inizio su due imbarcazioni (7,7 metri di lunghezza, 2,10 metri di larghezza) realizzate interamente da loro stessi utilizzando lamiera e policarbonato (quest’ultimo impiegato per la tettoia), con colori che richiamano gli sponsor della spedizione, mentre la Polisportiva I’Giglio sarà ben visibile ai lati delle barche. Lungo il percorso – che toccherà in tutto quattordici comuni - sono previsti tre pernottamenti nei campi base allestiti dalla Prociv Arci di Castelfiorentino: al Parco fluviale di Fucecchio (prima tappa), in quello di Pontedera (seconda tappa), e quello di Mezzana (ultima tappa) per poi arrivare martedì 1 maggio alla Lega Navale Italiana sezione di Pisa (Bocca d’Arno). In alcuni tratti, in presenza di ostacoli o aree più impervie (ad esempio dopo il Campo Gara di Granaiolo, a Pontedera oppure a San Giovanni alla Vena) le imbarcazioni verranno tolte dal fiume per poi essere rimesse in acqua, avvalendosi del supporto dei volontari della Prociv, che collaboreranno anche alla preparazione dei pasti nei campi base.

Obiettivo dell’impresa è duplice: divertirsi e anche valorizzare la bellezza dei nostri fiumi, conoscerli da un altro punto di vista per poterne apprezzare la qualità e anche la navigabilità.

”Da molti anni – osserva Silvano Comanducci, presidente della Polisportiva I’ Giglio - io ed il team di organizzazione del River Trophy sogniamo di compiere questa impresa. Finalmente le nostre idee hanno preso forma grazie all’impegno ed alla costanza dei membri dell’equipaggio che hanno lavorato duramente affinché il progetto potesse realizzarsi. Pur avendo impegni relativi al lavoro e alla famiglia, i ragazzi sono riusciti a ritagliare del tempo alle loro giornate per dedicarsi alla progettazione delle barche, alla costruzione di queste e alla ricerca dei materiali più idonei da utilizzare. La Polisportiva I’Giglio, che io rappresento, ringrazia il team di organizzatori che ha lavorato assiduamente prendendo contatti con i comuni interessati dal progetto, esplorando le zone più idonee per far sostare i partecipanti durante il lungo percorso e organizzando l’impresa in tutti i suoi diversi aspetti. Mi sento, inoltre, di ringraziare sentitamente gli sponsor grazie ai quali è stato possibile organizzare l’evento e che hanno sempre sostenuto anche la manifestazione classica, promossa dal settore River Trophy, che si svolge annualmente a Castelfiorentino.  Sono orgoglioso di rappresentare la Polisportiva I’Giglio che è costituita da vari settori pieni di entusiasmo e iniziative e desiderosi di mettersi in gioco coinvolgendo il paese nelle sue molteplici attività”.

“Vedo con gioia l’entusiasmo che traspare da questi “ragazzi”, che sono prima di tutto dei carissimi amici – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – perché si tratta di un’iniziativa ideata da loro, costruita passo dopo passo con le loro mani, per valorizzare il nostro territorio e il cuore della Toscana lungo l’asse fluviale dell’Elsa e dell’Arno. Una manifestazione che certamente nasce nel solco del Valdelsa River Trophy, le cui origini sono legate allo spirito di intraprendenza dei giovani di Castelfiorentino. Invito pertanto tutti i castellani a radunarsi sul ponte del fiume Elsa la mattina del 28 aprile, e anche lungo il fiume, per salutare e gridare il loro incoraggiamento ai partecipanti alla spedizione”.

Questi i nomi dei componenti dei due equipaggi: Alessandro Masini (anche membro dell’organizzazione), Silvano Comanducci (membro dell’organizzazione e Presidente), Stefano Cinci (anche membro dell’organizzazione) Gianni Bruchi (anche membro dell’organizzazione), Jacopo Sereni (anche sponsor), Guido Maltinti,     Enrico Monzitta, Marco Sassaroli, Fabrizio Zisa, Massimo Capecci, Paolo Giannecchini, Lorenzo Ficarra, Alessio Bartalucci, Paolo Becucci, Rocco Cafarella, Roberto Tiezi.

 

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa

Exit mobile version