Mostro di Firenze, Petrelluzzi (Un giorno in pretura) sulle tesi alternative: "Chiacchiericcio non appassiona"
Tra le protagoniste dei mass media che hanno trattato da vicino il caso del Mostro di Firenze, Roberta Petrelluzzi è stta sicuramente un'osservatrice privilegiata. Da oltre trent'anni racconta la cronaca italiana con il programma cult Un giorno in pretura. Nell'incontro al Festival internazionale del Giornalismo di Perugia, Petrelluzzi ha raccontato al giornalista Antonio Sofi di Rai3 i casi più emblematici dei processi del Bel Paese. La morte di Sara Scazzi, l'arresto di Totò Riina e il Mostro di Firenze: su questo caso è giunta una domanda dal pubblico. "Lei crede alla tesi su un altro colpevole che non fosse Pietro Pacciani e i compagni di merende?"
"Son tutti morti, i genitori delle vittime son stati dichiarati soddisfatti, non sono tra quelli che rimangono nella storia - ha detto Petrelluzzi -. Ci hanno fatto di tutto, non è la prima inchiesta. Non so, [sulle altre tesi] scriviamoci un libro. I giudici e la magistratura hanno fatto il massimo che la natura umana potesse fare. Nei processi ci sono le verità processuali. La giustizia riesce a ricavare la verità. Se le cose sono andate diversamente ci vuole qualcosa di importante. A me questo continuo chiacchiericcio non appassiona".
Elia Billero e Chiarastella Foschini