Donazioni e trapianti, la Toscana esempio per tutta Italia
Donazioni e trapianti ancora in crescita in Toscana, anche in questi primi mesi del 2018. I dati toscani relativi alle donazioni di organi e tessuti sono più che doppi rispetto alla media nazionale. Sono però in crescita, in Toscana come a livello nazionale, anche le opposizioni, cioè i familiari che rifiutano di donare gli organi del congiunto deceduto.
Il punto su donazioni e trapianti verrà fatto domani, giovedì 12 aprile, nel corso dell'incontro organizzato dall'OTT, Organizzazione Toscana Trapianti, su "Associazioni della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule: chi siamo e quali sono i nostri programmi". L'incontro, che si terrà nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati dalle 15 alle 18, sarà aperto dal saluto dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, per proseguire con l'intervento del coordinatore regionale dei trapianti Adriano Peris su "Il sistema trapianti della Regione Toscana". A seguire Monica Calamai, direttore generale dell'assessorato, condurrà l'incontro con tutte le associazioni toscane (10) impegnate nella donazione e nei trapianti.
Si tratta di un evento nuovo nel suo genere, che vuole non solamente riaffermare l'importanza dei programmi nati dalla collaborazione tra istituzioni e volontariato, ma rendere evidente e tangibile il ruolo e il supporto delle associazioni in questo settore. Le associazioni avranno la possibilità di condividere proposte e programmi. L'impegno del volontariato nelle varie fasi che conducono al trapianto va dall'importante ruolo svolto nella donazione, al mantenimento del benessere delle persone trapiantate, accompagnandole e sostenendole passo passo dopo il trapianto. L'incontro di domani è aperto agli operatori sanitari impegnati nella rete dei trapianti e alla cittadinanza.
"Da molti anni ormai in Toscana il trend di donazioni e trapianti è in aumento - dice l'assessore Stefania Saccardi - I dati del 2017, e anche quelli del primo trimestre del 2018, parlano di un aumento sia delle donazioni che dei trapianti. I toscani, lo sappiamo, sono generosi, e manifestano questa generosità anche nelle donazioni. Un grazie, quindi, prima di tutto alle famiglie, che in un momento di estrema sofferenza per la perdita del loro congiunto, decidono di donarne gli organi per aiutare altri a vivere. Grazie anche alle tante associazioni impegnate a diffondere la cultura della donazione, che saranno tutte presenti all'incontro di domani; e a tutti gli operatori del nostro servizio sanitario che ogni giorno rendono possibili donazioni e trapianti".
"Il tavolo associazioni-OTT - informa il coordinatore regionale trapianti dottor Adriano Peris - ha lavorato molto in questi ultimi cinque anni, mantenendo attivo il canale comunicativo tra istituzione sanitaria e associazionismo. Questo ha favorito il raggiungimento dei risultati ottenuti dalla rete regionale dei trapianti e ha dato importanti spunti al governo clinico regionale per rendere immediatamente applicabili e ben comprensibili dai cittadini le soluzioni intraprese, sia per il miglioramento progressivo delle donazioni sia per il raggiungimento di livelli di eccellenza nei vari settori del trapianto".
Nel 2017 in Toscana sono stati 100 su un milione di abitanti (PMP = per milione di popolazione) i donatori segnalati (cioè i soggetti con lesioni cerebrali sottoposti ad accertamento di morte encefalica), rispetto ai 45 della media nazionale. Erano stati 95 nel 2016 (rispetto alla media nazionale di 41). E nel primo trimestre del 2018 sono stati 78 PMP (rispetto alla media nazionale di 24).
I donatori effettivi (a cui è stato prelevato almento un organo per il trapianto): nel 2016: 49 PMP (media nazionale 22 PMP); nel 2017: 54 PMP (media nazionale 25 PMP); primo trimestre 2018: 39 PMP (media nazionale 11 PMP).
I donatori utilizzati (donatori effettivi di cui almeno un organo prelevato è stato trapiantato): 2016: 44 PMP (media nazionale 21 PMP); 2017: 48 PMP (media nazionale 24 PMP); primo trimestre 2018: 37 PMP (media nazionale 11 PMP).
Trapianti per milione di popolazione: 2016: 77 (media nazionale 56); 2017: 85 (media nazionale 60); il dato del primo trimestre 2018 non è ancora disponibile.
Sono però in aumento, come già accennato, anche le opposizioni. Dopo un calo nel 2017, in questi primi mesi del 2018 si registra un'impennata di opposizioni (cioè donatori segnalati, ma con diniego al prelievo di organi per trapianto espresso in vita, o espresso dai congiunti aventi diritto): nel 2016 erano state il 34 per cento (media nazionale 32%), erano scese al 27% nel 2017 (media nazionale 29%), per risalire al 42% (media nazionale 33%) in questo primo trimestre del 2018.
"Il fenomeno delle opposizioni, che interessa sia il livello nazionale sia quello regionale - spiega il dottor Peris - è sotto stretta osservazione ed è, attualmente, oggetto di studio attraverso una ricerca intrapresa in collaborazione con le Università di Firenze e di Pisa; inoltre, su tale tema così delicato, è iniziata una cooperazione con l'Agenzia regionale di Sanità (ARS). Le opposizioni alla donazione - chiarisce ancora - hanno come effetto la riduzione ulteriore di disponibilità di organi, per cui la nostra Regione ha ritenuto opportuno intervenire fattivamente in due ambiti: il primo riguarda il progetto "Una scelta in comune", sviluppato in collaborazione con AIDO e con il Centro nazionale trapianti, nell'intento di favorire, nei cittadini che rinnovano la carta di identità, una maggiore consapevolezza sul tema e, dunque, una presa di coscienza relativamente alla donazione ed al trapi anto; il secondo, maggiormente rivolto agli operatori e alle strutture sanitarie, riguarda specificatamente lo studio del fenomeno delle opposizioni".
Scaramelli (Pd): “Dati molto positivi che dimostrano che nella nostra Regione prevale sempre di più la scelta di civiltà”
“La continua crescita delle donazioni e dei trapianti, confermata anche dagli ultimi dati riferiti ai primi mesi del 2018, confermano che la Toscana ha capito che la scelta di ‘donare’ è una scelta di civiltà. Ancora di più quindi è importante rilanciare la sfida per mettere tutti i cittadini toscani sempre di più in grado di scegliere se donare o meno i propri organi”. Così il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli (Pd) manifesta il proprio apprezzamento per gli ultimi dati sulle donazioni che mettono la Toscana sul podio della media nazionale e ricorda il suo impegno già come sindaco di Chiusi e poi quello attuale di presidente della commissione Sanità per la consapevolezza della scelta di donare . “Fin dal mio insediamento ho puntato molto su vincere questa sfida . E’ partito da Siena il progetto pilota con la firma del protocollo d’intesa “Una scelta in comune” che aveva coinvolto Ausl 7 Siena, Aido e i 35 comuni del senese. L’obiettivo – conclude Scaramelli- continua essere quello di applicarlo a tutta la Toscana. Ed oggi con questi dati siamo sempre più convinti che la sfida possa essere vinta”
Fonte: Regione Toscana