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Incendio camper a Montelupo, fermato nigeriano. Avrebbe agito per gelosia

I Carabinieri della Stazione di Montelupo Fiorentino, nella serata di ieri, hanno eseguito un decreto di fermo d’indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze (Sost.Proc. Dott. Antonino Nastasi), nei confronti di J.B., 24enne nigeriano, richiedente asilo, attualmente senza fissa dimora, per i reati di incendio e furto in abitazione.

Nel corso delle indagini avviate sull’incendio che aveva distrutto un camper interessando anche il centro d’accoglienza di via Fratelli Cervi, con conseguente evacuazione degli occupanti, i Carabinieri di Montelupo Fiorentino avevano appreso che, con tutta probabilità, il rogo era stato appiccato da un soggetto per motivi di gelosia nei confronti della ex fidanzata, una connazionale ospite della struttura. Nella mattinata di ieri gli operanti hanno quindi escusso alcuni testimoni e ricostruito interamente la vicenda: alla base una storia d’amore turbolenta, spesso violenta, finita - per fortuna - senza gravi conseguenze ma che ha messo a repentaglio l’incolumità di molte persone.

La ragazza nigeriana, dopo 2 anni di fidanzamento, a gennaio scorso aveva deciso di interrompere la relazione perché l’uomo spesso diventava aggressivo dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo: proprio a causa dei suoi modi violenti, era già stato infatti allontanato da un centro profughi di Capraia e Limite e da allora era senza fissa dimora.

I vari testimoni hanno confermato che il giovane non aveva mai accettato la fine del rapporto e molto spesso si recava al centro chiedendo di poter parlare con la ragazza: i colloqui, però, spesso terminavano con urla, aggressioni e minacce.

La mattina del 5 aprile scorso, dopo l’ennesima richiesta di incontro e le conseguenti minacce al telefono per il rifiuto della ragazza, quest’ultima per paura di incontrare il suo ex che, già in quella chiamata, aveva paventato l’ipotesi dell’incendio della struttura pur di portarla via con sé, si era rifugia in preda al panico in una struttura del Mugello chiedendo alle sue amiche di non riferire a nessuno dove si trovasse e di chiudere bene le porte per evitare che il giovane potesse compiere qualche gesto insano.

Infatti, la stessa sera l’uomo si è effettivamente presentato al centro e, dopo aver appreso dell’assenza dell’ex fidanzato, ha dato in escandescenze, forzando la porta di ingresso e introducendosi nelle stanze per verificare di persona. Prima di uscire ha rubato una bicicletta con cui si è allontanato. Da una delle finestre una ragazza nigeriana ospite del centro, mentre le prime fiamme divampavano dal camper, ha visto il connazionale che si allontanava in bicicletta. Poi i soccorsi, l’arrivo dei vigili del fuoco e l’evacuazione del centro d’accoglienza.

Una volta ricostruita compiutamente la vicenda i Carabinieri hanno quindi informato la Procura della Repubblica di Firenze. La gravità del fatto, i gravi indizi di reato, la pericolosità sociale del soggetto e il fatto che lo stesso fosse senza fissa dimora, hanno fatto sì che nei confronti dell’autore del rogo venisse emesso un decreto di fermo d’indiziato di delitto per i reati di incendio e furto in abitazione. Ravvisandosi nelle condotte tenute dall’uomo l’ulteriore delitto di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata, la Procura della Repubblica di Firenze ha elevato imputazione e procede anche per quest’ultimo reato.

Alle 20.00 di ieri 6 aprile l’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri a Montelupo Fiorentino, nei pressi della stazione ferroviaria. Aveva già chiamato la ex ragazza richiedendo un altro incontro ma è stato immediatamente bloccato dai Carabinieri che, a seguito di perquisizione, lo hanno trovato in possesso di un paio di forbici appuntite che sono state sequestrate.

Il fermato è stato quindi immediatamente condotto presso il carcere di Sollicciano.

 

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