Tav Firenze, Spinelli (Art.Uno Mdp): "Servono risposte"
“Per i lavoratori del nodo fiorentino dell’Alta velocità, ormai da due mesi senza stipendio, è necessario e legittimo trovare risposte e farlo richiamando alle proprie responsabilità tutti gli attori coinvolti in questa annosa vicenda. Ai 60 lavoratori a cui non sono stati pagati gli stipendi di febbraio e marzo, nonostante Nodavia abbia ricevuto il saldo da RFI per l’avanzamento dei lavori, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza. E chiedo alla Giunta regionale quali azioni intenda intraprendere per tutelarli e quali siano i tempi per la riapertura del cantiere, dati i recenti confronti tra Regione Toscana, RFI e società condotte Spa e Nodavia. I mancati pagamenti degli stipendi, il blocco del cantiere, dunque il ritardo nella realizzazione dell’infrastruttura che liberando la stazione di S.M. Novella dai treni AV migliorerebbe la mobilità dei pendolari che ogni giorno entrano ed escono dalla città, evidenzia come in questa vicenda a rimetterci siano sempre i lavoratori e i pendolari”. È quanto chiede alla Giunta regionale Serena Spinelli con l’interrogazione in merito alle prospettive del cantiere per il nodo AV di Firenze e la stazione “Foster” e alla situazione dei lavoratori dipendenti di “Nodavia”.
“Ritengo che in questa fase, l’ennesima, di ritardi e sospensione dei lavori, la Regione Toscana possa svolgere un ruolo importante nel monitoraggio sull’iter dei lavori, nel rispetto dei tempi e soprattutto negli impegni presi dall’azienda con i lavoratori –continua Spinelli - Da mesi le organizzazioni sindacali denunciano le difficoltà di avanzamento dei lavori del cantiere che procedono ad andamento ridotto, a causa della programmazione e delle difficoltà finanziarie in cui versa Condotte Spa. La realizzazione del nodo fiorentino dell’alta velocità e dunque l’agevolazione della mobilità in ingresso e in uscita dalla città per i pendolari che utilizzano treni regionali, sono questioni su cui la città di Firenze e tutta l’area metropolitana aspettano risposte precise. A questo oggi si aggiunge la forte preoccupazione per tutti quei dipendenti che non solo non hanno una stabilità occupazionale ma che non ricevono neanche gli stipendi per il lavoro fino a qui svolto. Questo non è accettabile, le istituzioni, ad ogni livello facciano la loro parte”.
Fonte: Ufficio Stampa