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Aics Firenze, nella gara per l'impianto Cerreti problemi legati a un debito di 8mila euro

(foto gonews.it)

A seguito delle interrogazioni presentate in Consiglio comunale il 26 marzo scorso, nelle quali si segnalavano “anomalie nella domanda di partecipazione alla gara presentata dalla Aics per l'assegnazione dell'impianto sportivo Cerreti”, è stato chiesto agli uffici di effettuare ulteriori verifiche sulla documentazione inviata dall'offerente.

Nell’ambito delle verifiche della documentazione di gara è emerso che:
- il disciplinare di gara richiedeva per l’ammissione alla procedura, a pena di esclusione, che i concorrenti non avessero “alcun debito accertato nei confronti del Comune di Firenze, ovvero, nel caso di debiti nei confronti del Comune di Firenze, aver presentato un congruo piano di rientro per l’estinzione dei debiti, assistito da fideiussione bancaria o assicurativa (…) o da fideiussione rilasciata da un soggetto iscritto nell’elenco degli intermediari finanziari”;
- il modello di dichiarazione sostitutiva conteneva la seguente dichiarazione precompilata: “Il concorrente ha debiti accertati nei confronti del Comune di Firenze” [ ] SI [ ] NO. In caso affermativo indicare l’atto con cui l’Amministrazione ha accolto il piano di rientro del debito”.

La concorrente Aics aveva presentato con la documentazione di gara anche il modello di dichiarazione sostitutiva datato 3 aprile 2017 compilato e sottoscritto dal legale rappresentante dell’Aics; in esso, però, aveva barrato con il segno X, la casella NO, affermando di conseguenza di non avere alcun debito accertato nei confronti dell’amministrazione.

A seguito dei controlli richiesti, è stato accertato che l’associazione Aics, alla data di pubblicazione del bando di gara, aveva debiti maturati nei confronti del Comune di Firenze e che con determinazione dirigenziale era stato approvato il piano di rientro dal debito per la somma complessiva di  8.452,69 euro non assistito da fideiussione.

La determinazione di approvazione del piano di rientro porta la data di esecutività del 4 aprile 2017, ovvero una data successiva a quella della dichiarazione sostitutiva di assenza di posizioni debitorie, resa dal legale rappresentante dell’Aics il 3 aprile 2017.

Sulla base di queste motivazioni, l'amministrazione comunale sta procedendo all'avvio del procedimento di annullamento in via di autotutela. L’emersa non veridicità della dichiarazione comporta per il dichiarante, ai sensi della normativa vigente (DPR 445/2000), la decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera e pertanto, nel presente caso, comporta l’annullamento dell’ammissione alla gara e dell’aggiudicazione disposta. La riscontrata non veridicità della dichiarazione presentata per l'ammissione alla gara obbliga alla segnalazione dei fatti all’Anac e all'autorità giudiziaria per quanto di competenza.

Scaletti (LFV), Torselli (FDI), Tenerani (FI): “Confermati i nostri dubbi: bando per assegnazione impianto è nullo”

“In seguito ai dubbi che avevamo espresso attraverso una serie di interrogazioni presentate in consiglio comunale, l’amministrazione ha avviato degli approfondimenti che hanno portato quest’oggi all’annullamento, in regime di autotutela, del bando che assegnava al Comitato Provinciale fiorentino della A.I.C.S. l’impianto Cerreti di Campo di Marte”. A darne la notizia sono la capogruppo de La Firenze Viva, Cristina Scaletti il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli ed il consigliere di Forza Italia Mario Tenerani.

“I dubbi che avevamo avanzato – spiegano i consiglieri – riguardavano l’obbligo presente tra i requisiti speciali, necessari alla partecipazione al bando di gara, di non avere debiti in essere presso l’amministrazione comunale, ovvero di averli rateizzati ed accompagnati da una fidejussione bancaria o assicurativa. Dall’analisi degli atti dell’amministrazione comunale emergeva invece che il debito era stato sì rateizzato (a 12 ore dalla scadenza del bando!), ma senza la presentazione della necessaria fidejussione”.

“Siamo davvero soddisfatti del nostro lavoro – concludono Scaletti, Torselli e Tenerani – e non tanto per la vittoria politica, quanto perché, speriamo, che grazie alla nostra azione, presto i 350 bambini dell’Olimpia potranno tornare a giocare a calcio nel loro campo”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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