Concerto per Aleppo, Giuliani (Presidente Commissione cultura): “Da Firenze un grido di pace”
Le associazioni musicali “KOF” del Maestro Giacomo Benedetti, organista titolare di Santa Felicita, e “Le Arti M.A.P.S Academy” del Maestro Giacomo Granchi, dopo l’iniziativa di successo dello scorso anno con il concerto a offerta libera a favore della ricostruzione di Amatrice, città drammaticamente nota alle cronache per la sua quasi totale distruzione nel recente terremoto del 2016, propone per il 2018 una nuova iniziativa destinata questa volta alla città di Aleppo in Siria.
“Una iniziativa profondamente sentita, questo concerto per la martoriata Aleppo. Un sentito grazie alla sensibilità del Maestro Granchi e del Maestro Benedetti. La musica – sottolinea la presidente della Commissione cultura Maria Federica Giuliani – è la forma d'arte che rende davvero liberi, grazie ad essa ognuno può interpretare o ascoltare senza nessun obbligo se non quello di farsi portare dalla melodia in piena libertà. Le immagini di distruzione che da sette anni colpiscono la Siria sembrano non finire mai, questo concerto vuole sconfiggere il muro di indifferenza e di impotenza a cui non vogliamo rassegnarci. Da Firenze un grido di pace”.
All'evento del 2017 furono raccolti più di 2000 euro donati interamente al Comune di Amatrice.
Venerdì 6 aprile 2018 alle ore 21,00 presso la Chiesa di S. Felicita a Firenze verrà eseguito un nuovo e articolato concerto di musica barocca vocale e strumentale, con il patrocinio dell’Arciconfraternita di Parte Guelfa e dei Fiorentini nel Mondo, con lo scopo di trovare fondi a favore della città di Aleppo in Siria, patrimonio dell'Unesco dal 1986, recentemente ridotta, dopo i devastanti raid aerei, in un cumulo di rovine e macerie.
Il concerto è dedicato a musicisti tedeschi come Bach e del Nord Europa come il compositore Lovies Busbestky allievo di Dietrich Buxtehude.
Saranno proposti brani di straordinaria bellezza e poco eseguiti come la Cantata di Busbestky, mai eseguita dopo la recente attribuzione a lui stesso, infatti era stata per lungo tempo attribuita erroneamente al suo Maestro.
Grazie al contributo di PNP (Pharma Niche Products), al sostegno dell’associazione Onlus “Progetto Agata Smeralda”, al prezioso appoggio della Parrocchia di Santa Felicita e dell’azienda agricola “Campochiarenti”di San Gimignano, abbiamo l’opportunità di poter creare un nuovo evento musicale per dare un aiuto a questa martoriata città.
L’evento in questione prevede brani di musica sacra dei seguenti autori:
Johann Christoph Bach – Johann Sebastian Bach (1642-1703 / 1685-1750) Mottetto BWV 159 “Ich lasse dich nicht, du segnest mich denn” per doppio Coro e Basso continuo
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Mottetto BWV 227 “Jesu, meine Freude” Coro e Basso continuo
Lovies Busbestky (1660? - 1699) “Erbarm dich mein, o Herre Gott” Cantata per Soprano, Basso, Coro e Basso Continuo
I nomi che vi suoneranno meno familiari sono quelli di Johann Christoph Bach e di Lovies Busbestky: il primo era cugino di secondo grado di Johann Sebastian nonché ù l’uomo che lo crebbe ed educò musicalmente; il secondo era uno dei più talentuosi allievi di Dietrich Buxtehude, una delle figure più importanti nel contesto compositivo nordeuropeo del periodo barocco.
Riguardo al brano di Lovies Busbetzky, raramente è stato rappresentato in Italia, inoltre la Cantata “Erbarm dich mein, o Herre Gott” è stata attribuita erroneamente 30 anni fa al suo maestro Dietrich Buxtehude.
Ludwig o Lovies Busbetzky fu compositore estone eccellente di cui purtroppo si hanno poche notizie. Nacque intorno al 1660 a Tallinn in Estonia e morì nel 1699 a Narva. Nato in una famiglia di musicisti, verso il 1680 fu allievo di Buxtehude. Era il figlio di Barthold Busbetzky, che fu organista della chiesa di San Nicola a Tallinn dal 1658 al 1699. Ludwig prese le sue prime lezioni dal padre, che poi lo mandò a perfezionarsi dal grande Buxtehude a Lubecca nel 1679, ed anche presso l’organista e compositore tedesco Johann Adam Reinken, ad Amburgo, nel 1680. Frequenta le due città fino al 1687, quando fu nominato organista a Narva, incarico che manterrà fino alla sua morte avvenuta nel 1699. Il suo stile è simile a quello di Dietrich Buxtehude, infatti due dei suoi lavori sono stati attribuiti erroneamente al suo Maestro: Laudate Dominum omnes gentes (Anh BuxWV 10), e, appunto, Erbarm dich mein, o Herre Gott (BuxWV Anh 9).
“Erbarm dich mein, o Herre Gott” prevede un organico di due violini, due viole da gamba, organo portativo, quattro cantanti solisti ed il direttore-concertatore; mentre i due mottetti prevedono un organico di coro polifonico e basso continuo (organo portativo e violoncello).
L’intero ammontare delle offerte ottenute in occasione del concerto sarà contabilizzato, reso noto e interamente devoluto ad autorità della città di Aleppo.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa