Pescatore di frodo sui Navicelli: liberate alcune anguille
I Carabinieri Forestali di Pisa nell’ ambito di uno controllo in materia di pesca hanno fermato un pescatore di frodo sul canale dei Navicelli che stava pescando anguille sottomisura con mezzi non consentiti .
Le anguille appena pescate e ancora vive sono state rigettate in acqua e le 9 nasse ritrovate, utilizzate dall’incauto pescatore, sono state sequestrate dai militari. Al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 300 euro.
Le nasse sono vecchi attrezzi da pesca ancora in uso nella pesca tradizionale in mare, soprattutto nella piccola pesca costiera poiché possono essere utilizzate tutto l’anno e garantire una pesca selettiva. Vi sono infatti nasse specifiche per ciascuna specie di pescato. Essenzialmente sono costituite da una rete (di plastica o metallica) avvolta in modo da creare un imbuto, con un esca appesa all’interno che attira la preda e non la lascia più uscire.
La pesca dilettantistica nelle acque interne non può essere esercitata con le nasse, lo vietano la L.R. Toscana sulla pesca (L.R.7/05) ed il regolamento di attuazione DPRG n.6 del 2018, che fissano modi tempi, specie, misure minime del pescato e numero di catture che è possibile effettuare nelle acque dolci e salmastre.
Le anguille possono essere pescate solo con la canna, fino a 10 capi , la misura di ogni esemplare non deve essere inferiore a 35 cm. I carabinieri forestali ricordano che la pesca dilettantistica può essere esercitata fino al raggiungimento di 5 kg di pescato al giorno.
Fonte: Carabinieri Forestali