Pasqua al ristorante, attese 180mila presenze in Toscana
Almeno 180mila persone in Toscana trascorreranno la Pasqua al ristorante secondo le previsioni della Confcommercio, formulate ascoltando un campione di oltre trecento ristoratori di tutte le province. Il dato è in linea con quello dello scorso anno, ma la speranza è che possa crescere grazie all’aumento dei turisti in arrivo. “La cautela è d’obbligo, viste le incertezze sul meteo e il fatto che la Pasqua bassa di solito non registra i risultati eclatanti di quella alta”, dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “ad incidere in positivo potrebbero essere i turisti in arrivo da fuori regione, sia italiani che stranieri”.
Per accoglierli, otto ristoranti toscani su dieci resteranno aperti per il pranzo di Pasqua, un po’ meno (sette su dieci) per quello di Pasquetta, giorno tradizionalmente dedicato a picnic e gite fuori porta, meteo permettendo.
La maggior parte dei locali (80%) lascerà i propri clienti liberi di scegliere dal menù, che per l’occasione includerà anche alcuni piatti tipici della tradizione. Gli altri prepareranno invece un pranzo tutto completo, di almeno cinque portate fra antipasti, due primi, un secondo e dolce, per un costo medio di circa 42 euro a persona, con punte fino a 60 ed oltre. La spesa complessiva stimata in Toscana per il pranzo di Pasqua fuori casa è dunque di almeno 7,5 milioni di euro.
Confcommercio Toscana segnala una crescente attenzione nel menù per i prodotti stagionali e del territorio e, più in generale, per proposte “green” all’insegna della sostenibilità. “Un modo per venire incontro ai consumatori, sempre più sensibili ai temi dell’ecologia”, spiega Marinoni. In pratica, più torte salate a base di verdure, meno agnello, che resta comunque un “must” per almeno la metà dei locali. Per quanto riguarda i dolci, il 76% lascerà sul carrello quelli di sempre, mentre il 24% proporrà in aggiunta la classica colomba pasquale.
Le prenotazioni per il pranzo di Pasqua stanno già fioccando, soprattutto nei ristoranti dove la clientela sarà quella locale: il 52% degli operatori dichiara di avere già qualche tavolo riservato. Per chi lavora con i turisti, invece, il last minute sarà la regola. Più basse le prenotazioni per il pranzo di Pasquetta: il 57% degli ristoratori dice infatti di avere ancora tutti i tavoli liberi, forse perché le famiglie sono ancora incerte sul luogo dove trascorrere quella giornata.
In generale, il 30% dei ristoratori toscani si dice ottimista e prevede di lavorare di più rispetto allo scorso anno, il 45% pensa di restare sullo stesso livello della Pasqua 2017, mentre il 25% teme una leggera diminuzione del giro d’affari, legata al meteo poco favorevole e a contingenze come il clima di incertezza politica che si respira in Italia e che ha effetti depressivi sui consumi.
Fonte: Confcommercio Toscana