gonews.it

Coppa Giada Veracini, il torneo di San Miniato Basso arriva per Pasqua

La manifestazione è nata nel 1994 con l’intento di portare a San Miniato tante belle squadre femminili, anche per raddoppiare l’interesse della Folgore verso la pallavolo importante, che in campo maschile già era in campo con il Trofeo Francesco Stacchini.

Il periodo scelto per fare questo torneo fu da subito quello pasquale in quanto le ragazze sono libere da impegni scolastici e la scelta fin da subito si dimostrò azzeccata, anche perché fin dall’inizio si scelse di dare alla manifestazione un’impronta giovanile. La prima ad iscrivere il suo nome nell’Albo d’Oro fu il San Lazzaro di Savena, l’anno successivo ecco prendersi la Coppa il Sirio Perugia e per trovare una vincente della nostra regione bisognerà aspettare il 1996 quando l’Oranfrizer di Sesto Fiorentino fa suo il torno. Il torneo piano piano si crea il suo spazio nel “mondo del volley femminile nazionale” ma oltre alla notorietà del torneo stesso anche San Miniato mette sul campo la sua bellezza di cittadina medioevale e con la sua straordinaria bellezza di terra-toscana fa da richiamo alle squadre sempre seguite da gruppi di genitori, dirigenti etc. Venire in Toscana per Pasqua è veramente meraviglioso!

Nel 2005 questo giocar fra squadre giovanili femminili non sarà più solo Torneo di Pasqua ma diventerà anche Coppa Giada Veracini, pur portandosi dietro le stesse caratteristiche. Giada era una nostra ragazza, molto giovane, quando a soli 18 anni una brutta malattia si presentò sulla sua strada. Tanta forza, tantissimo spirito e coraggio non bastarono, Giada solo dopo pochi mesi perderà la sua partita più importante e da capitano dell’Under 18 della Folgore vola in cielo! Ecco perché da quei giorni ad ogni edizione del nostro torneo di Pasqua c’è insieme anche la Coppa Giada Veracini e il torneo prende il suo nome.

Era giovane ed era innamorata di questa palla colorata che vola e quindi vedere che tante ragazzine ogni anno vengono a San Miniato per giocare un torneo che porta il suo nome non può che farle piacere.

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version