Comuni e Terzo Settore: una collaborazione nuova con la Riforma
Capire la riforma del Terzo Settore per una collaborazione nuova tra Pubblica Amministrazione e enti del Terzo Settore.
Questo l’obiettivo del seminario che si è tenuto questa mattina, lunedì 26 marzo, al Cenacolo degli Agostiniani di Empoli, organizzato dal consorzio CO&SO Empoli e da Asev.
Oltre cinquanta persone tra cooperatori, rappresentanti delle associazioni del territorio, assessori e funzionari comunali hanno partecipato alla mattinata durante la quale Luciano Gallo, avvocato e consulente Anci ha presentato le novità del testo, in vigore da agosto 2017.
Ad aprire i lavori Brenda Barnini, presidente dell’Unione di Comuni Empolese Valdelsa. “La riforma, così come è stata pensata, - ha detto - può rappresentare un elemento di sviluppo e crescita del territorio. Per questo i nostri funzionari devono conoscerla ed essere preparati alle novità che potrà portare”.
La riforma, definita da Gallo una “grande occasione” per entrambe le parti presenta importanti innovazioni sulla progettazione congiunta dei servizi, introducendo nuove procedure.
Particolare attenzione è stata infatti rivolta all’articolo 55 del testo, ovvero quello che tratta del ‘Coinvolgimento’ degli enti del terzo settore attraverso la co-programmazione, la co-progettazione e l’accreditamento. Ma la collaborazione non va nella direzione opposta della trasparenza, anzi. Con la riforma gli enti del terzo settore potranno presentare ai comuni idee progettuali. Da quel momento l’ente pubblico emetterà un avviso pubblico e darà un tempo utile per partecipare alla procedura a tutti gli interessati. Questo a garanzia della totale trasparenza.
“Le cooperative, le associazioni e gli enti tutti, - ha commentato l’avvocato Gallo - dovranno essere pronte a condividere le loro idee, i loro saperi per collaborare con le pubbliche amministrazioni e creare occasioni importanti per le comunità in cui operano”.
Luciano Gallo ha poi ricordato il progetto Win, portato avanti da anni dall’associazione Vecchie e Nuove Povertà, insieme ai comuni, alle cooperative, alle associazioni, ai sindacati: “Il progetto – ha concluso - rappresenta un esempio ante litteram di co-progettazione e collaborazione tra le parti”.
Fonte: Co&So Empoli - Ufficio stampa e comunicazione