Basket su ruote, lezioni in carrozzina al Pontormo e al Ferraris-Brunelleschi
Un centinaio di ragazze e ragazzi del Liceo Scientifico Pontormo e dell’Istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli che si siedono su una carrozzina e fanno educazione fisica in palestra.
È il progetto ‘Oltre l’Ostacolo’ che ha lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti della disabilità, delle barriere mentali e culturali verso i portatori d’handicap. Le lezioni si stanno avviando alla loro conclusione e i risultati sono decisamente positivi. La carrozzina come attrezzo tecnico per giocare a basket, sedendosi e muovendosi su ruote: tutti nelle stesse condizioni.
«Si tratta di un percorso che abbiamo avviato con l’indispensabile collaborazione delle Volpi Rosse Menarini, anima del progetto del basket in carrozzina – spiega l’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi –. Rispetto allo scorso anno oltre al ‘Pontormo’ si è aggiunto il ‘Ferraris-Brunelleschi’ e siamo cresciuti per quel che riguarda il numero di alunni coinvolti. Abbiamo anche cercato di incrementare la qualità dell'offerta formativa. È importante per gli studenti comprendere che i problemi relativi alla disabilità riguardano tutti, non solo i disabili. E quindi è utile trovare la maniera giusta di affrontarli. Lo sport può essere un mezzo molto adatto per iniziare questo cammino di consapevolezza».
«Gli studenti stanno dimostrando interesse, impegno e partecipazione. Al Pontormo, dove siamo al secondo anno di progetto – racconta Ivano Nuti, Presidente Basket Menarini 'Volpi Rosse' – senz’altro le classi, miste, oltre al gioco, si sono dimostrate più attente a concentrarsi anche sull’approfondimento teorico di altre problematiche correlate alle diverse abilità e alla salute nella vita sociale. Al ‘Ferraris’, dove siamo al primo anno, gli allievi, tutti maschi, sono più concentrati sull’attività sportiva e sulla riuscita fisica della prestazione. Ciò non toglie l’importanza di assimilare certi valori proposti e la possibilità per ognuno di loro di un’auto riflessione sui modelli di esperienza sociale».
Ma la scomessa, per Nuti, sembra davvero vinta: «Per le finalità del progetto, oltre divulgare una proposta di pensiero che faccia riflettere sull’abbattimento delle barriere mentali e culturali nonché sull’inclusione sociale delle persone che vivono disagi (L’art. 3 della Costituzione Italiana recita chiaramente l’importanza della pari dignità e uguaglianza…), la scommessa della Wheelchair Sport Firenze è divulgare il basket in carrozzina e la cultura dello sport per diversamente abili nell’Empolese. L’apertura culturale verso lo sport paralimpico del Comune di Empoli con l’assessore allo sport e il sostegno dato al progetto sono un veicolo importante per l’accreditamento in questo territorio delle attività sportive aperte a tutti».
La fase finale del percorso vedrà gli studenti, seduti sul ‘nuovo’ attrezzo tecnico, la carrozzina, impegnarsi in un confronto sportivo tra istituti. Allo stesso tempo saranno impegnati in un ‘premio letterario e fotografico’ che vedrà premiati i vincitori a fine maggio in una festa scolastica.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa