La 'Penna nella roccia' che racconta la tradizione toscana
Dalla ‘spada’ alla “Penna nella roccia”, la scultura che Luciano Manara ha donato al presidente Eugenio Giani, e che da oggi, venerdì 23 marzo, va ad arricchire la collezione dell’assemblea toscana.
“Quando vidi quest’opera rimasi molto colpito e non avrei mai pensato di poterla un giorno avere a palazzo del Pegaso, come simbolo della tradizione toscana, una tradizione che ci riporta a Galgano Guidotti, il nobile che, conficcando la spada nella roccia, abbandonò la vita di cavaliere nobile e scelse la strada della fede”. Così ha esordito il presidente del Consiglio, ringraziando l’artista della generosità e dell’amore per la Toscana tutta. “Accanto all’abbazia cistercense costruita in onore di San Galgano, e senza dimenticare il mito di Re Artù, l’originalità della nostra terra continua a palazzo del Pegaso, grazie alla ‘penna nella roccia’ – ha continuato il presidente – arma moderna di indagine e espressione della realtà, che resterà in sala Barile ad accompagnare i nostri incontri”.
Insieme a Giani, in una sala gremita da un pubblico amico e attento, anche la critica d’arte Daniela Pronestì e il giornalista Fabrizio Borghini, che non hanno mancato di cogliere la provocazione dell’artista, che sbeffeggia quel mondo in cui ‘tutti scrivono’, spesso senza aver niente da dire o un pubblico cui rivolgersi. La ‘sfida’ è naturalmente indirizzata allo scrittore che si dimostrerà così ‘puro di cuore’ da riuscire a estrarre la preziosa penna, in Swarovski e argento, dal blocco di cristallo in cui è infilata.
E di fronte a quella “penna che attinge al pensiero pulito”, come l’ha definita lo stesso Manara, la voce dell’artista è stata lapidaria: “come affermava mio padre, una parola è poca, due sono troppe, meglio il silenzio”, ovvero meglio lasciar parlare l’arte. “Un sarcasmo fiorentino assimilato alla grande”, ha commentato il presidente, donando all’artista una nuova “penna” e il gagliardetto con il Pegaso della Toscana.
Luciano Manara ha ricevuto vari riconoscimenti - tra cui il Collare Laurenziano in palazzo Vecchio e il Fiorino d’oro - e ha esposto le sue creazioni artistiche non solo nel nostro paese ma anche negli Stati Uniti, in Russia e in Inghilterra.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana