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Abusi su minori, in carcere 75enne. Due vittime incendiarono la sua auto, una dei due morì

Questa mattina la polizia della questura di Pisa ha trasferito in carcere, come per ordinanza emessa del gip del Tribunale di Pisa Giulio Cesare Cipoletta, nei confronti di P.C. di anni 75 residente a Pisa. L’uomo è ritenuto responsabile di aver compiuto ripetuti atti sessuali e violenze sessuali nei confronti di quattro giovani che all’epoca dei fatti erano quasi tutti tredicenni.

L’attività investigativa era già nata nell’ambito di un procedimento penale della locale Procura per i reati di violenza sessuale e prostituzione minorile avviato da una denuncia resa da un giovane cittadino marocchino per fatti avvenuti quando era ancora minorenne.

Nel corso delle indagini si verificava un altro evento: il 21 dicembre due giovani 19enni che avevano scoperto di condividere la terribile esperienza degli abusi, avevano deciso di vendicarsi incendiando l’auto dell’uomo, che per anni era stata il teatro delle violenze sessuali.

Purtroppo da questo gesto era derivata l’inimmaginabile conseguenza della tragica morte di uno dei due ragazzi, investito dal treno in corsa mentre fuggiva a pochi metri dal luogo dell’incendio.

Quest’ultimo evento ha indirizzato le indagini in maniera serrata ed ha consentito di acquisire non solo prove per i fatti reato avvenuti in passato, ma di individuare alcune vittime attuali della spregevole condotta dell’indagato, in particolare minori di etnia rom e nord africana.

L’uomo da tempo gravitava negli ambienti delle squadre giovanili di calcio locali, avvicinava le giovanissime vittime, millantando di avere contatti influenti con squadre di calcio di serie A e poi se li ingraziava, soggiogandoli ai suoi voleri.

È apparso evidente come l’indagato individuasse, quali vittime, minori che non erano sotto il diretto controllo delle famiglie, di cui agevolmente potesse ad ottenere la fiducia, facendo leva sui sogni e le aspirazioni di una carriera calcistica, in tal modo isolandoli. I minori erano accomunati da disagio, l’emarginazione e bisogno di soldi. L’indagato li spingeva a sopportare riprovevoli abusi, prospettando loro un futuro nel mondo del calcio. Nell’attesa li accontentava anche solo con qualche sigaretta, un gelato o pochi euro.

Si richiede pertanto ai cittadini di segnalare alle forze dell’ordine eventuali episodi similari di cui fossero a conoscenza, a qualsiasi titolo, essendo le parti offese soggetti minorenni e per tali motivi non inclini a confidare simili esperienze negative.

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