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Aperture speciali della Grotta di Madama

Domani è il primo giorno di primavera, e da oggi al 18 aprile, dal 2 al 17 maggio e dal primo al 5 giugno i visitatori del Giardino di Boboli possono ammirare dall’interno un gioiello architettonico come la Grotta di Madama, dal martedì al venerdì, dalle 8,15 alle 14, accompagnati dal personale delle Gallerie che ne illustra la storia e le bellezze.

La Grotta, o Grotticina, è il risultato di un progetto del Tribolo che comprende il vicino giardino di frutti nani, elementi d'arredo scultoreo e il sistema di viottoli pavimentati con sassi di fiume.

Voluta dalla Granduchessa Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I (probabilmente all’origine del nome), la grotta fu costruita da Davide Fortini, cognato del Tribolo, che alla sua morte (1550) ne realizzò, fra il 1553 e il 1555, fedelmente il progetto.

In un angolo appartato del giardino l’edificio imita un ambiente sotterraneo e naturale ma è invece posto fuori terra e completamente costruito. Cosimo I è celebrato attraverso l’iconografia imperniata sul segno zodiacale del Capricorno, scelto dal Duca, poi Granduca, a rappresentarlo in quanto simbolo di chi ama raggiungere con lentezza e caparbietà (“festina lente”) le vette più ambite. Cosimo voleva così collegarsi idealmente con i potenti del suo presente e del passato che erano nati sotto quella stella come l’imperatore Carlo V o Cesare Augusto, fondatore dell'impero romano.

Un timpano classicheggiante è inserito in una facciata coperta da rocce spugnose.

All'interno è riproposta la decorazione con spugne e stalattiti che vanno a incorniciare una vasca marmorea (l'originale fu successivamente spostato sul lato sinistro della facciata di palazzo Pitti) sormontata da tre statue di capre e una grande testa di ariete di Giovanni di Paolo Fancelli. Il pavimento in cotto bicolore bianco e rosso è di Santi di Michele Buglioni, gli affreschi interni che, incorniciati, spiccano fra le pietre spugnose, sono di Francesco Ubertini detto il Bachiacca. Di Baccio Bandinelli è la capra di dimensioni maggiori posta in basso nella parete di fondo.

Fonte: Opera Laboratori - Ufficio Stampa

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