Il PD condanna le parole della brigatista, Amato (PaP) lascia l'aula: "Gesto non premeditato"
“Abbiamo provato tutti grande sconcerto per l'atteggiamento assunto dalla consigliera Miriam Amato, recentemente candidatasi alle elezioni politiche per Potere al Popolo che, mentre tutto il Consiglio comunale ha ricordato il quarantennale della strage di via Fani ed ha condannato le vergognose parole della brigatista che è stata invitata al CPA di Firenze, si è alzata dal proprio posto e si è allontanata dal Salone dei Duecento. Evidentemente – stigmatizzano i consiglieri del Partito Democratico – le parole della presidente Caterina Biti non sono piaciute alla consigliera Amato. E' probabile che, invece, condivida l'affermazione che l'esponente delle Brigate Rosse ha espresso in occasione della visita fiorentina: “Ormai fare la vittima è un mestiere”. Per noi quest'ennesimo schiaffo ai familiari delle vittime è da condannare così come è da condannare l'atteggiamento antidemocratico della consigliera Amato che non ha ancora capito che la vittima non è un mestiere ma una calamità che capita a persone e familiari. Quel suo alzarsi e lasciare il Salone dei Duecento, oltre che un gesto da insolente, ha riaperto una ferita e le ferite, anche quelle morali, non si rimarginano”.
La risposta di Amato
“E' sorprendente – spiega la consigliera del gruppo Misto Miriam Amato aderente a Potere al Popolo – che il Partito Democratico cerchi la strumentalizzazione ad ogni costo. Tanto è vero che all'ultima conferenza dei Capigruppo avevo approvato la commemorazione di Aldo Moro a quarant'anni dai fatti di via Fani. Il motivo per cui ho abbandonato l'aula è stata dettata da un'urgenza familiare che mi vede costretta a lasciare il Consiglio comunale di oggi. Se il mio atteggiamento fosse stato premeditato – aggiunge Miriam Amato – lo avrei accompagnato con un comunicato stampa.
Il Partito Democratico, che ha sempre meno argomenti, si aggrappa al nulla pur di far notizia”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa