Svastiche sul muro della sede dell'ANPI. Il sindaco: "Attacco a tutta la nostra città"
Svastiche sulla facciata della sede di Carrara dell'ANPI. Il gesto è stato commesso nella notte da mani ignote.
A darne notizia è il sindaco Francesco De pasquale con una nota in cui esprime solidarietà all'ANPI: "Esprimo a nome mio e dell’Amministrazione comunale la più forte indignazione per il vile attacco subìto dall’Anpi a cui va la nostra più sentita solidarietà. Non si tratta solo di un attacco all’Associazione dei Partigiani ma anche a tutta la nostra città, Medaglia d’Oro al Valor Civile, e ai valori costituzionali nati dalla Resistenza al nazifascismo".
Il segretario GD Carrara Yuri Ceragioli: "Non possiamo restare il silenzio"
Nella Carrara medaglia d'oro per la lotta di resistenza al nazifascismo, i simboli del passato più buio dell'Italia e dell'Europa imbrattano la sede dell'associazione che più di tutte è in prima linea a ricordare a tutti i valori fondanti di democrazia e libertà del nostro Paese.
In un clima nazionale e locale che vede i sostenitori nostalgici del fascismo alzare sempre più il livello delle provocazioni, noi Giovani Democratici Carrara non vogliamo, non possiamo e non dobbiamo restare in silenzio davanti ad un gesto tanto grave e vergognoso.
I Giovani Democratici di Carrara esprimono forte e deciso il loro sdegno per l'accaduto e esprimono tutta la solidarietà all'ANPI Carrara. Rinnoveremo le nostre tessere ANPI con maggiore convinzione e determinazione nel difendere i valori della Resistenza. Ci auguriamo che il Sindaco, il comune di Carrara e le istituzioni tutte si stringano attorno all'ANPI nel condannare l'accaduto.
Liberi e Uguali Carrara: "Città violentata"
Carrara, città insignita con la medaglia d'oro al merito civile, questa mattina è stata violentata, violentata da gente senza memoria ne cultura.
Sono innumerevoli i campanelli d’allarme che, in questo ultimo anno, ci hanno fatto percepire che è necessario tornare a difendere la nostra memoria e quei due simboli vergognosi che imbrattano la sede dell'Anpi della nostra città è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Liberi e Uguali non rimane indifferente di fronte a questi fatti, non lo possiamo e non lo dobbiamo fare sia per chi è stato barbaramente ucciso durante gli eccidi nazi-fascisti che hanno toccato la nostra terra sia per le nuove generazioni che hanno il diritto e il dovere di essere inseriti in quei percorsi di memoria che hanno la loro origine nella Costituzione Repubblicana ed antifascista e nella Guerra di Liberazione Partigiana.
Liberi e Uguali invita il Consiglio comunale ad attivarsi di fronte a questi fatti che hanno colpito la nostra zona in modo da poter unire la cittadinanza tutta intorno al fuoco della democrazia in difesa dei valori fondanti della nostra terra.
Enrico Rossi: "Gesto vergognoso e ignobile"
"Un gesto vergognoso e ignobile". Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a proposito delle svastiche con cui la scorsa notte è stata imbrattata la sede carrarese dell'Anpi.
"Chi attacca l'Anpi di Carrara – prosegue - offende la memoria di una città medaglia d'oro della Resistenza e di tutta la Toscana, che seppe liberarsi dagli occupanti nazifascisti. In questa terra – conclude Rossi – non c'è e non ci sarà spazio per i nemici dei valori democratici e antifascisti della Costituzione".
Il sottosegretario Cosimo Maria Ferri: "Episodio grave e inquietante"
Il sottosegretario uscente Cosimo Ferri commenta così l'episodio delle svastiche che hanno imbrattato la sede carrarese dell'Anpi: "Episodio grave e inquietante che va respinto e che testimonia quanto l'ignoranza della nostra storia e l'assenza di cultura siano sempre più diffuse. Manifesto tutta la mia solidarietà e vicinanza all'Anpi di Massa Carrara per questo gesto vigliacco, violento, che non deve essere sottovalutato". Lo ha detto il sottosegretario alla giustizia uscente Cosimo Ferri, in merito alle svastiche sul muro della sede dell'Anpi a Carrara. Occorre condannare simili episodi senza esitazione e combattere il progressivo deterioramento del nostro tessuto sociale dal quale possono nuovamente nascere i germi di queste malsane ideologie. Imbrattare questi simboli significa disonorare il sacrificio di migliaia di donne e uomini a difesa della nostra democrazia e insultare milioni di morti. Ma significa anche non conoscere la nostra storia, le nostre radici".