Cna Pisa e carcere Don Bosco, l'iniziativa 'un ricciolo per la libertà'
A fine Febbraio 2018 con la consegna degli Attestati di Partecipazione a 6 detenute del reparto femminile della Casa Circondariale Don Bosco di Pisa, si è conclusa la prima (bellissima) esperienza di volontariato che ha portato a termine un percorso formativo di avvicinamento al lavoro del parrucchiere, della durata di 3 mesi, che ha visto la collaborazione di Cna Pisa con la Casa circondariale Don Bosco.
Un progetto di formazione, battezzato 'un ricciolo per la libertà', che per poter prendere vita ha richiesto circa 2 anni e mezzo di impegno (e di burocrazia) da parte dell'Area Pedagogica CC Pisa in collaborazione con l'Accademia di Formazione Gerry Santoro - Hi.Love di Santa Croce sull'Arno e il Presidente di CNA Acconciatori Carlo Musto.
A completare la cornice di volontariato di cui è intriso il progetto, il materiale e le attrezzature da lavoro (del valore di circa € 800) sono state acquistate grazie all’associazione FI.DA.PA che ha organizzato delle cene di beneficenza per raccogliere i fondi.
Le lezioni sono state svolte, a titolo completamente gratuito, dai Formatori dell'Accademia Gerry Santoro Group nelle persone di: Simona Matteucci, (Responsabile Commerciale Organizzativo GSG ) - Carlo Musto, titolare salone parrucchiere unisex a Marina di Pisa, nonché Maestro Artigiano Toscano e Presidente Acconciatori CNA provinciale Pisa - Marco Paolini, titolare del salone di parrucchiere unisex a Lucca e Formatore Leader - Lisa Ghionzoli, titolare del salone di parrucchiera a Navacchio e assistente alla formazione. Tutti professionisti di grande esperienza che hanno puntato soprattutto a trasmettere la passione non solo professionale ma soprattutto umana come segno di stimolo al recupero.
Il percorso che ha coinvolto le detenute, è stato curato da Carlo Musto, che ha partecipato anche alla speciale seconda edizione della giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre scorso dal titolo “Un abanico per VOLARE”. Carlo Musto ha dato il suo aiuto per realizzare le pettinature fatte alle detenute che si sono esibite nel saggio finale di flamenco; anche in quell'occasione un momento vissuto con grande intensità ed emozione oltre che di apprezzamento per l'ottimo spettacolo svolto nel ballo, nella scrittura e nella recitazione, e delle testimonianze toccanti offerte dalle protagoniste.
Così Carlo Musto ha commentato :“Esperienza pratica e costanza dimostrano che si possono ottenere risultati con impegno serietà e pazienza. Nell'ottica dell'inclusione sociale di donne che stanno pagando il loro debito alla società, tutti i formatori hanno offerto un prezioso contributo all'acquisizione di competenze, all'implementazione delle loro capacità e all'innalzamento dell'autostima”.
Nella giornata conclusiva, ciascuna allieva ha svolto e descritto il proprio lavoro pratico, eseguito su una compagna, modella per l'occasione, e ha raccontato l'esperienza nel suo insieme vissuta fin dall'inizio. Elogi sono giunti da parte degli organizzatori e dei formatori per l’impegno 'delle bimbe di Don Bosco”' (così sono state soprannominate le partecipanti al corso dai formatori) per il periodo vissuto proficuamente insieme. “Poteva sembrare un impegno difficile – ha fatto notare infine Carlo Musto - per gli insegnanti, ma l’accoglienza e il reciproco rispetto hanno creato un clima in cui tutti si sono trovati a proprio agio, tanto che le allieve hanno chiesto che il progetto possa continuare in un futuro prossimo. Altre donne, che non avevano preso parte al corso, visto il risultato, hanno chiesto di poter partecipare. Tutte le ragazze hanno manifestato interesse, apprezzamento ed emozione non solo per le nuove tecniche acquisite, ma anche per la vicinanza umana ricevuta che sicuramente servirà a loro da stimolo. Anche per noi è stata una scoperta che ci ha fatto comprendere che la società può e deve adoperarsi per accogliere le persone che si reinseriscono dopo un periodo di detenzione”.
Fonte: Cna Pisa