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Palio dei somari a Torrita, Giani: "Corsa storica e avvincente"

Una corsa “avvincente, ancor più di quelle che si disputano con i cavalli, perché la natura stessa del somaro, la sua nota imprevedibilità, fa restare col fiato sospeso fino all’ultimo metro. Il Palio di Torrita di Siena, ormai giunto alla sua 62esima edizione, è un prestigio per tutta la Toscana”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, alla conferenza stampa di presentazione della festa che dal 17 al 25 marzo prossimi animerà un pezzo di territorio “ricco di grandi tradizioni, con radici storiche e culturali importanti”.

Dopo le corse con i somari di Carmignano (Prato), Asciano (Siena) e Campagnatico (Grosseto), quella di Torrita, “forse la più conosciuta”, racconta una Toscana profondamente legata alla sua identità. “Dietro al Palio c’è la tradizione storica”, ha detto Giani, ricordando che l’anno scorso la kermesse “è stata accompagnata alla riscoperta dell’Annunciazione, il Capodanno toscano, che ha segni evidenti proprio nel centro storico di Torrita”.

A spiegare l’importanza di una manifestazione ispirata alla semplicità del lavoro artigiano, il sindaco di Torrita, Giacomo Grazi: “Le contrade rappresentano l’anima portante del nostro territorio e lo scorso novembre, con delibera consiliare, abbiamo inserito questa figura nello statuto del Comune”, ha detto. Grazi ha inoltre ricordato le azioni fatte per la Sagra di San Giuseppe, l’associazione che organizza il Palio: “Il contributo è stato raddoppiato così come la convenzione, a dimostrazione dell’attenzione e del sostegno della nostra amministrazione”.

Un sostengo confermato dal presidente dell’associazione, Yuri Cardini, che ha parlato del Palio come una festa “consolidata, con un programma strutturato, capace di valorizzare il territorio”. “Negli anni abbiamo cercato di aumentare la qualità dell’offerta, pensando e curando ogni singolo evento anche per lasciare un’eredità alla comunità”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il pittore del Palio di quest’edizione, Riccardo Carrai, che ha solo anticipato il suo lavoro: “Sarà svelato la sera del 24”, ha spiegato pur riconoscendo che il legame forte con la festa, “ho sempre partecipato attivamente e ho anche fatto il paggetto”, lo ha senza dubbio ispirato e influenzato.

Era presente anche Alessandro Guazzini, consigliere Sagra di San Giuseppe.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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