Empoli festeggia il San Giuseppe, l'ospedale compie dieci anni
L’Ospedale San Giuseppe compie dieci anni. Proprio il 19 marzo, la giornata dedicata dalla Chiesa Cattolica al Santo protettore dei poveri e patrono degli artigiani e falegnami. In questa giornata sarà celebrata da Monsignor Andrea Bellandi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Firenze una Santa Messa alle ore 15.30, nella Chiesa di San Giuseppe in Viale Boccaccio 14.
La nascita dell'ospedale risale al 1743 e attraverso i secoli ha subito importanti trasformazioni architettoniche e logistiche. Negli anni ‘60 vengono iniziati i lavori per la costruzione dell’Ospedale in viale Boccaccio e nel 2003 prendono avvio i lavori per la costruzione del nuovo complesso ospedaliero San Giuseppe inaugurato nel 2008. E’ costruito infatti in adiacenza alla vecchia sede del presidio ospedaliero e si sviluppa su una superficie di 43.402 metri quadrati, comprende quattro corpi (A,B,C e D). L’investimento è stato di oltre 125 milioni di euro.
I numeri del San Giuseppe:
Dispone di 389 posti letto, 8 sale operatorie, 2 sale di cardiologia interventistica (1 di emodinamica e 1 di elettrofisiologia), 4 sale di chirurgia ambulatoriale, 4 sale travaglio-parto ed 1 sala per le urgenze nel blocco parto. Nel 2017 sono nati 1298 bambini, i ricoveri effettuati sempre lo scorso anno sono stati 19.000 di cui 15.500 in regime ordinario e 3.500 in day hospital. Gli interventi chirurgici nel 2017 sono stati 7.000 e quelli di chirurgia ambulatoriale 6.500.
Si sono registrati circa 67.000 accessi al pronto soccorso e garantiti oltre 1.600 interventi di emodinamica, oltre 300 di elettrofisiologia e 1.200.000 prestazioni ambulatoriali.
Nel corso del decennio il San Giuseppe ha intrapreso un percorso in continua evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo ottimizzando i percorsi clinici e diagnostico-terapeutici in modo da rispondere al meglio ai bisogni di salute. Il presidio si colloca all’interno della rete ospedaliera dell’AUSL Toscana centro composta da 13 ospedali. La direzione è affidata al dottor Luca Nardi.
“L’Ospedale San Giuseppe è da sempre attento alla salute della donna ha commentato Nardi. Ricordo che l'ospedale riceve dal2015 due “bollini rosa” dall’Osservatorio Nazionale di Salute della Donna e dal 2014 il Centro Donna concentra le attività sanitarie rivolte alle donne per la prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie oncologiche che interessano la mammella e l’apparato genitale femminile”.
I “bollini rosa” sono assegnati agli ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta dei servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
Il San Giuseppe è sede anche del dipartimento diagnostica per immagini aziendale e della Rete Ospedaliera diretti rispettivamente dal dottor Sandro Santini e dal dottor Luca Nardi.
L’ospedale empolese è stato uno dei primi in Italia ad attivare il percorso di cura DAMA. Dal 2015 è operativo il servizio (Disabled Advacend Medical Assistance) che garantisce percorsi di cura ed equipè specializzate dedicati a persone con disabilità intellettiva, autismo o altre caratteristiche che non consentono loro di esprimere il disagio dovuto all'insorgenza della malattia. Il percorso di cura è applicato in tutti i contesti ospedalieri: dal pronto soccorso ai reparti di degenza, agli ambulatori. Può essere attivato dal medico di medicina generale, dallo specialista ma anche dalla famiglia o da coloro che si occupano della persona con disabilità attraverso canali dedicati. Un percorso quindi, personalizzato e gestito in relazione alle singole caratteristiche e difficoltà del paziente in modo da facilitarne l’accesso alle prestazioni e rendere meno traumatica possibile la prestazione e la permanenza in ospedale.
Un'altra tappa fondamentale è stata la recente inaugurazione del Day Service (servizio in un giorno), che si rivolge ai pazienti con patologie complesse e croniche, garantendo le cure ospedaliere attraverso un innovativo modello organizzativo e assistenziale semplificato con il quale possono essere erogate numerose prestazioni diagnostiche e terapeutiche e visite specialistiche con la presenza di team multiprofessionali medici e infermieristici. Un servizio quindi che fornisce risposte coordinate e rapide ai pazienti e di collegamento fra ospedale e territorio. L’intervento di realizzazione dei nuovi spazi dedicati al day service ha richiesto lavori strutturali ed impiantistici con un investimento complessivo di 64.000,00 euro.
Il rinnovamento del blocco H.
Mentre ricorrono i 10 anni della nuova costruzione, il blocco H dell’Ospedale San Giuseppe è stato interessato da lavori di consolidamento e di adeguamento alle norme antisismiche e rifacimento completo delle facciate esterne. Nel frattempo procede la progettazione della ristrutturazione interna della struttura che si svilupperà su otto piani, che accoglieranno numerosi servizi fra i quali il Front Office, la neuropsichiatria infantile, la psicologia, la neo costituita Agenzia di Continuità Ospedale Territorio, gli ambulatori di oculistica e dermatologia, un percorso donna con consultorio, centro nascita e centro donna, poliambulatori e servizi di riabilitazione.
Tale intervento consentirà anche di spostare in ambienti più funzionali il servizio di dialisi, e di migliorare l’organizzazione e l’offerta all’utenza. Il costo complessivo è di 27 milioni di euro.
Approfondimenti - Storia dell'Ospedale
1743 Il 28 febbraio il Gonfaloniere e i Consoli della Terra di Empoli inviano una supplica al Granduca affinché i lasciti dell’eredità del medico Giuseppe Del Papa per istituire delle doti venissero convertiti alla costruzione di un ospedale. Il Granduca soddisfa la richiesta esigendo che l’ospedale di Empoli venga dedicato a San Giuseppe in onore del medico.
1745 Si acquista dagli eredi di Marco Dazzi, un bastione delle mura presso la Porta Fiorentina e si affida la costruzione/ristrutturazione a Filippo Billi.
1749 Termine dei lavori. L’ospedale consisteva in due corsie separate per uomini e donne, in una medicheria, un dormitorio per i serventi ed una cappella, oltre a vari annessi. La mancanza di adeguato patrimonio rallentava, tuttavia, l’apertura dell’ospedale.
1767 Il 23 maggio viene ufficialmente inaugurato il complesso.
1808 Si emana il Nuovo Regolamento dello Spedale nel quale si precisa l’organizzazione gestionale, medica ed assistenziale della struttura.
1831 Si avvia l’ampliamento dell’ospedale. Acquistato un terreno adiacente, si approntano due nuove camerate.
1937-‘39 Si progetta la costruzione di un reparto sanatoriale da addossarsi alla struttura antica. Nell’inventario del 1932, l’ospedale aveva 185 letti che resteranno pressoché invariati (180) fino al 1951.
1960-‘68 Viene costruito il nuovo ospedale di San Giuseppe in una località più decentrata rispetto al centro cittadino (zona Santa Maria, via Boccaccio): l’antico ospedale comunque continua ad ospitare reparti di degenza e ambulatori, oltre ai servizi di direzione e amministrazione.
2003 Il 10 Giugno vengono avviati i lavori di costruzione del nuovo complesso ospedaliero "San Giuseppe" a fianco e ad integrazione del nosocomio costruito negli anni ’60. La nuova struttura ha l’obiettivo di accentrare l’offerta assistenziale migliorando la qualità del servizio.
2008 Il giorno 12 Gennaio viene inaugurato il nuovo ospedale "San Giuseppe" in via Boccaccio a Empoli che ha richiesto un investimento complessivo di oltre 125 milioni di euro. Iniziano le fasi di trasferimento dei vari reparti nella nuova struttura che si concludono nel Settembre 2008.
Fonte: Azienda USL Toscana centro