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No al diesel a Pisa: il dibattito in Consiglio comunale

L’Italia è il paese Europeo con il record di morti premature, oltre 17mila in un anno, causate dal biossido di azoto (NO2). Eppure le Amministrazioni Comunali  non prendono provvedimenti adeguati a limitare la circolazione dei veicoli diesel, principali responsabili di questo inquinante dell’aria. E la nostra città non fa eccezione. A Pisa, infatti, non è previsto alcun limite per la circolazione dei veicoli diesel.

Ma non sempre tutto resta fermo. Ad esempio, la campagna lanciata dal noto programma televisivo di Rai 3 “Presa diretta” di Riccardo Iacona “NO2, no grazie, stop ai diesel in città!”, ha suscitato la presa di posizione anche di alcuni consiglieri comunali della nostra città.

Mentre il consigliere Maurizio Nerini (è capogruppo di Noiadessopis@- FdI-AN) ha sottolineato che “Pisa ha un traffico pesante dovuto alle decine di migliaia di pisani che abitano fuori per le scelte urbanistiche scellerate delle giunte di sinistra che non sono neppure riuscite a darle una rete di servizi pubblici decenti “, la consigliera Elisabetta Zuccaro (M5S) ha, invece, ricordato che “Sono anni che chiediamo un monitoraggio più attento e  interventi preventivi volti ad incentivare, tra l'altro, la mobilità ciclabile e il trasporto pubblico, oltre all'introduzione del car sharing e l'applicazione di oculate politiche di mobility management”, Ferdinando De Negri, capogruppo consiliare del Pd, ha dichiarato, bensì, che “Non c’è dubbio che si debba incentivare l’uso di automobili funzionanti a energia elettrica o ad altre forme di energia a bassa emissione. Il Comune di Pisa ha da tempo considerato una priorità strategica la mobilità sostenibile e in particolare quella elettrica; per questo motivo da alcuni anni ha avviato una sperimentazione che favorisce questo tipo di mobilità, attraverso l’installazione di colonnine di ricarica e l’acquisto di automobili elettriche”.
“Preferirei – ha detto Giovanni Garzella (Pisa è ) -  gli incentivi per favorire l’uso di auto memo inquinamenti, per esempio per chi usa auto non inquinanti si potrebbe pensare a parcheggi gratuiti  e libero accesso anche alla ztl".

"Ho chiesto questa mattina - ha poi concluso il consigliere Marco Ricci (Una città in comune-Prc), nella foto - al Presidente della Commissione ambiente del Comune, il consigliere Juri Dell'Omodarme (Art.1-Mdp) - che venisse iscritto il prima possibile all'ordine del giorno di questa Commissione la possibilità di vietare l'uso delle auto diesel anche nella nostra città. La difesa della salute deve avvenire prima di tutto".

Scheda (a cura di Legambiente)
Le macchine diesel (alimentate con gasolio) sono i maggiori inquinatori sulle nostre strade. L'Agenzia Europea per l'Ambiente ha prodotto una comparazione chiara tra auto a benzina e diesel: queste ultime emettono il 40% in più di particolato e il 367% in più di ossidi di azoto.
Recentemente sono state realizzate ricerche che mettono profondamente in discussione il primato del diesel riguardo al contenimento delle emissioni di CO2. Uno studio della Triers University e un altro pubblicato su Environmental Sciences Europe dimostrano come la strategia di incentivazione del diesel come soluzione alle emissioni di gas serra dal settore trasporti è stata del tutto fallimentare. Inoltre, le macchine diesel sono in media più grandi e pesanti di quelle a benzina: secondo la Society of Motor Manufacturers & Traders inglese nel 2013 le emissioni medie di CO2 delle auto diesel erano 129.2g/km of CO2; quelle delle auto a benzina 128.8g/km, mentre quelle dei veicoli con alimentazioni alternative (principalmente tecnologie ibride) 95.5g/km.

Alcune città italiane, più di altre, registrano negli ultimi anni concentrazioni di NO2 fuori norma. I valori limite di concentrazione del biossido di azoto nell'aria, in vigore dal 2010, prevedono un tetto medio annuo di 40 µg/m3. Roma, Milano, Torino e Palermo, nei loro valori medi, sforano sempre. Negli ultimi quattro anni le prime mostrano concentrazioni medie superiori ai 50 µg/m3; Palermo è poco sotto questa soglia.

Il biossido di azoto (NO2) emesso dai motori diesel è uno dei principali responsabili  dell’inquinamento: una nube che avvolge  soprattutto  grandi città come Roma, Milano, Torino e palermo, dove la qualità dell’aria è tra le peggiori del paese, con gravi effetti per la salute. Studi recenti dimostrano che l’esposizione al biossido di azoto causa 75.ooo morti premature l’anno. Solo in Europa. L’Italia è il paese più colpito, con oltre 17.000 casi e una incidenza sulla popolazione  doppia rispetto  ai valori medi europei.

Respirare biossido di azoto aumenta la probabilità di nascite premature, disturbi in gravidanza, asma e altre patologie respiratorie. Il biossido di azoto è anche responsabile di deficit nello sviluppo cognitivo e ritardi nelle performance intellettive dei bambini. Negli adulti, l'esposizione al NO2, insieme ad altri inquinanti, è correlata all'insorgere di patologie come cancro, diabete e problemi cardiovascolari.

Fonte: Consiglio comunale di Pisa - Ufficio Stampa

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