ABBA: l'amore è eterno finché dura, la musica invece no

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Come nasce e fallisce una storia d'amore, anzi due: nel mezzo decine di hit pop che sicuramente hanno fatto invidia a Paul McCartney e a decine di cantautori impegnati nello scrivere la canzone di successo definitiva. Parliamo degli Abba, dodici anni circa di lavoro, con una gavetta fondamentale per arrivare alle vette del successo. Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid detta Frida, insieme nella musica e anche nella vita (rispettivamente la bionda Agnetha con il capellone Björn, il barbuto Benny con la rossa Frida), due matrimoni naufragati ma vissuti intensamente.

Da svedesi quali sono, quadrati, semplici e diretti, sono riusciti a trasformare la purezza delle emozioni in gemme pure (forse con una patina da pubblicità della famiglia perfetta, ma certamente con l'onestà di chi vuole arrivare dritti al cuore). Li hanno amati dappertutto, anche qui in Italia, il musical Mamma Mia! ha reso giustizia a una formazione da 300 milioni di dischi venduti, la loro rinuncia a una eventuale reunion miliardaria celebra la loro storia, unica e irripetibile.

Perché hanno avuto tutto questo successo? Perché nei loro pezzi c'è sempre stato un sostrato che appartiene alle radici della musica leggera, nel rock degli anni '60 discendente dal rock'n'roll, fino addirittura al blues, con i tre accordi semplici che rendono le canzoni riconoscibili e orecchiabili anche per i più digiuni. Una corrente di pensiero afferma anche che il successo è stato a portata di mano per la pronuncia molto scolastica della lingua inglese (ve l'avevo detti, questi sono svedesi, le cose le fanno per bene), così da essere comprensibili anche nei paesi non anglofoni (non entrerò nel tema dell'arretratezza tipica dell'Italia). Le due voci femminili si compensano a meraviglia, i due compositori (piano e chitarra, i due strumenti simbolo per far nascere le melodie) riescono a sfidare ogni volta le cantanti sia nell'esprimere in versi l'amore che nel mormorare la fine di un sentimento.

L'album di oggi di Lady B è Abba Gold, il Greatest Hits, da prendere necessariamente in versione triplo cd, con le chicche inattese dell'ultimo disco. In trasmissione ho fatto ascoltare il medley Pick a Bale of Cotton - On Top of Old Smokey - Midnight Station, unica canzone incisa in studio che non è firmata dai 4 perché è composta da 3 canzoni folk americane, anche se il riarrangiamento farebbe pensare a tutto fuorché a del vecchio blues. Partire da questo pezzo è fondamentale, sebbene sia stato un lato B di un singolo trascurabile (Summer Night City): mostra la conoscenza profondissima della cultura pop anche di decenni prima, denota una strabiliante capacità di riarrangiare canzoni, sintetizza in 4 minuti un mid-tempo, un lentone e una bella cavalcata.

Il resto parla da sé: recuperate gli Abba, mi ringrazierete e sarete meno schizzinosi sui gioiosi anni '70.