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Manifestazione per Idy Diene, ecco le sigle che aderiscono

Domani, sabato 10 marzo, a piazza Santa Maria Novella con ritrovo alle 14.30, si terrà la manifestazione per Idy Diene, 54enne senegalese ucciso su ponte Vespucci, in pieno centro a Firenze, da Roberto Pirrone. Moltissime le adesioni di associazioni, sindacati e partiti. Gli appelli a una partecipazione pacifica arrivano dall'Imam di Firenze Izzedin Elzir e da Mamadou Sall, portavoce dei senegalesi a Firenze.

Manifestazione per Idy Diene: Anpi, Arci e Cgil Firenze aderiscono

“Aderiamo alla manifestazione indetta a Firenze dalle associazioni dei senegalesi in Toscana per domani, sabato 10 marzo, in ricordo di Idy Diene”: così Anpi, Arcie Cgil di Firenze, che già avevano dato la propria adesione al presidio dello scorso martedì pomeriggio, proprio all’indomani dell’omicidio di Idy Diene, per mano di Roberto Pirrone, lunedì sul ponte Vespucci.
“Condividiamo il dolore dell'intera comunità senegalese per l’assassinio di Idy. Invitiamo i cittadini e le cittadine di Firenze a riunirsi attorno al suo ricordo e alla sua famiglia - dicono Anpi, Arci e Cgil di Firenze -. Non possiamo, e nessuno deve farlo, permettere che il clima di odio e tensione che si respira in Italia oggi si continui ad alimentare. Anche per questo saremo in piazza domani, per questo cammineremo accanto alla comunità senegalese. Condividiamo l'invito delle associazioni senegalesi a marciare pacificamente. Sarà un corteo che vuol ricostruire un tessuto cittadino capace di farsi carico di queste tragedie, analizzarne la portata e fare il possibile perché non si ripetano”.
La manifestazione si svolgerà a Firenze con il raduno a partire dalle ore 14,30 in piazza Santa Maria Novella (partenza del corteo alle 15).

Csa intifada - Comunità in Resistenza e Cobas Empolese Valdelsa aderiscono alla manifestazione

Il Csa intifada/Comunità in Resistenza e i Cobas Empoli Valdelsa si stringono al fianco di tutta la Comunità senegalese e della famiglia di Idy Diene, venditore ambulante ucciso a colpi di arma da fuoco nel silenzio post-elettorale di un'Italia che si è risvegliata ancor più razzista e silente di fronte all'ennesimo episodio di violenza marcatamente a sfondo razziale. Sabato 10 marzo parteciperemo alla manifestazione di Firenze, una città che come tante nel nostro paese ha conosciuto la violenza di stampo razzista e fascista ai danni delle cittadine e dei cittadini stranieri, come delle fasce più deboli e povere della popolazione. Eravamo migliaia in piazza Dalmazia sette anni fa quando Gianluca Casseri, militante di casa Pound, uccise Diop Mor e Samb Modou, a Macerata il 10 febbraio quando il terrorista Traini ha sparato ferendo sei persone di origine africana. In migliaia saremo sabato, a dire che Idy Diene non è stato di certo "il primo passante" che Roberto Pirrone si è trovato davanti quando ha preferito uccidere che uccidersi. Si tratta di un episodio di aberrante violenza che ci racconta di quanto le barbarie del razzismo e dell'intolleranza abbiano pervaso la società in cui viviamo. E' quello che le istituzioni e la politica, dicono o non dicono, che fanno o non fanno ogni giorno, a far passare il fuorviante messaggio che gli/le stranieri/e siano un problema nelle nostre città. E da lì al permettere che qualcuno pensi che uccidere un uomo di colore non sia grave, il passo è sempre più breve, e questo è inaccettabile. Il sindaco Nardella, il governatore Enrico Rossi e tutto il Partito Democratico del decreto Minniti, del permanere della legge Bossi-Fini, della mancata approvazione dello ius soli/culturae, degli sgomberi coatti, della mala-accoglienza, farebbero meglio ad abbandonare qualsiasi tono polemico sulle due fioriere divelte da alcuni membri della comunità senegalese, in lutto e sconvolta, e assumersi le proprie responsabilità rispetto a una situazione di strutturata crisi sociale, frutto anche di precise scelte di governo e dell'inseguimento costante delle politiche xenofobe della Lega e della destra in generale o del becero qualunquismo.

Da Empoli ritrovo alla stazione ore 14

Potere al popolo aderisce al corteo indetto dalla comunità senegalese in seguito all'omicidio di Idy Diene, contro il razzismo

A fianco della comunità senegalese, contro ogni razzismo L’uccisione di Idy Diene a Firenze ha colpito, crudelmente, una famiglia già segnata dagli omicidi del 2011 compiuti dal neofascista di Casa Pound Gianluca Casseri, la comunità senegalese di Firenze, tutta la città. Per questo saremo in piazza sabato 10 e parteciperemo alla manifestazione indetta dalla comunità senegalese: per testimoniare la nostra vicinanza e solidarietà, ma anche per affermare con forza un irriducibile rigetto di ogni forma di razzismo. Quello violento e feroce di piazza Dalmazia nel 2011, o di Macerata e di tutti i fatti simili che ormai si ripetono con frequenza preoccupante e inaccettabile; quello dei piccoli quotidiani gesti di ordinaria intolleranza, ormai troppo largamente diffuso; ma soprattutto quello che sta a monte di tutto seminato dai coltivatori di odio che per convenienza elettorale non esitano a disegnare un bersaglio sulla schiena del diverso di turno. L’omicidio di Idy Diene non può, non deve essere considerato solo come il gesto di uno squilibrato, non può essere un caso se “il primo che passa” non era in realtà il primo, ma aveva la pelle nera, non era un “pazzo” Casseri, non lo era Traini. Non possiamo accettare versioni di comodo e rassicuranti, così come non accettiamo la retorica della sicurezza e del decoro che colpisce sempre gli ultimi, gli esclusi, gli indesiderati, di fatto rendendoli sempre più marginali, e sempre più indifesi, mentre la nostra società diventa più diseguale e chi specula può continuare a farlo indisturbato, basti pensare all'ultimo caso dei licenziamenti Dada Register. Contro tutto questo saremo in piazza, insieme alla comunità senegalese e alla Firenze antirazzista, e sarà il nostro modo di proclamare il lutto cittadino.

FRS e MDP: "Il Consiglio di Quartiere 1 chiede giornata di lutto cittadino e invia una lettera alla famiglia e alla comunità senegalese."

Il Consiglio di Quartiere 1 chiede con forza che sia proclamata una giornata di lutto cittadino in ricordo di Idy Diene. Inoltre, invia una lettera di solidarietà e vicinanza alla famiglia di Idy colpita al cuore due volte, a distanza di pochi anni, nella nostra Firenze. 

Approvate due mozioni promosse dai Consiglieri Serena Jaff e Mauro Sanfoni (SI) e Costanza Tortú (MDP)

"Approvate a maggioranza due mozioni proposte dai consiglieri Serena Jaff e Mauro Sanfoni (SI) e Costanza Tortú (MDP) al Consiglio di Quartiere 1 in merito alla vicenda dell’omicidio di Idy Diene. La prima, approvata con la sola astensione del Consigliere Alessandro Delfino di Forza Italia, esortava l’amministrazione a istituire una giornata di lutto cittadino per la morte di Idy mentre la seconda, che ha ricevuto il voto contrario di Forza Italia e l'astensione del Consigliere Evi Gabri del M5S e del Consigliere Marcone Paolo del gruppo Sostieni Firenze, invitava da parte del Consiglio, una lettera di solidarietà e condoglianze alla famiglia di Idy e alla comunità senegalese. Il Consiglio di Quartiere 1 chiede con forza che sia proclamata una giornata di lutto cittadino in ricordo di Idy Diene e invia una lettera di solidarietà e vicinanza alla famiglia di Idy colpita al cuore due volte, a distanza di pochi anni, nella nostra Firenze." - affermano i Consiglieri Serena Jaff e Mauro Sanfoni (SI) e Costanza Tortú (MDP) insieme ai Consiglieri comunali Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e alla Consigliera Donella Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra e al Consigliere Alessio Rossi e alla Consigliera Stefania Collesei.

"In Palazzo Vecchio queste stesse richieste sono state, nello scorso consiglio comunale, respinte dal Partito Democratico che ha impedito di discutere gli atti. La motivazione politica reale di questa presa di posizione da parte della maggioranza e del Sindaco non è nota.  Saranno state forse due fioriere rotte - il cui danno verrà per altro risarcito dalla stessa comunità senegalese - ad aver fatto vacillare lo spirito di solidarietà del sindaco Nardella? Due fioriere, rotte per la rabbia di una comunità sconvolta dalla terza perdita in pochi anni, valgono più della memoria della vita di una persona uccisa a sangue freddo in pieno giorno?"

Assassinio di Idy Diene. Fattori e Sarti (Sì): "Consiglio regionale esprima solidarietà a comunità senegalese e conceda un contributo alla famiglia della vittima"

"La Regione Toscana approvi un contributo straordinario, di due anni, di solidarietà alla famiglia di Idy Diene, in quanto vittima di criminalità". Lo chiede una mozione di Tommaso Fattori e Paolo Sarti, di Sì-Toscana a Sinistra, mozione che sarà discussa nel prossimi Consiglio regionale della Toscana. I consiglieri chiedono "un contributo straordinario alla famiglia di Idy Diene, sia per il 2018 che per il 2019. Nei casi analoghi precedenti, la Regione ha sempre stanziato 40 mila euro complessivi, suddivisi in due annualità, a favore dei familiari delle vittime di atti di violenza".

Nella mozione si chiede anche di “esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese toscana e ai familiari della vittima, ribadendo la tradizione di accoglienza e la cultura antirazzista della nostra Regione”. Quanto ai funerali, e alle spese per il rimpatrio della salma, Fattori e Sarti chiedono che se ne faccia carico il  Comune di Firenze. "E' il minimo che la città di Firenze possa. Siamo profondamente amareggiati dal fatto che il sindaco Nardella si sia rifiutato di proclamare il lutto cittadino per la morte di Idy Diene", aggiungono i due consiglieri regionali, che ricordano come per la seconda volta sia rimasta vedova Rokhaya Bene Mbengue, e per la seconda volta orfana la diciottenne Fatou. 

“La comunità senegalese deve sentire il forte abbraccio di tutta la Toscana e sapere che questa è anche la loro regione, una regione che rifiuta la violenza e il razzismo", concludono i Fattori e Sarti.

Comunità senegalese a Pontedera unita in preghiera

La comunità locale dei senegalesi a Pontedera si è riunita oggi in una casa privata, nella preghiera del venerdì, per commemorare Idy Diene, 54enne ambulante ucciso a Firenze su ponte Vespucci da Roberto Pirrone, ora in carcere. Tra loro anche i rappresentanti della comunità locale, che hanno invitato le istituzioni locali a organizzare "un'iniziativa collettiva per commemorare Idy in uno spazio idoneo ad accogliere almeno un migliaio di nostri connazionali che sono pronti a venire a Pontedera per l'ultimo saluto prima che la salma torni in Senegal per la tumulazione".

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