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Cittadinanza alle sorelle Bucci, sopravvissute ai campi di sterminio nazisti

Il consiglio comunale di Montemurlo nel corso dell'ultima seduta ha approvato all'unanimità la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria ad Andra e Tatiana Bucci, presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Ad illustrare la proposta è stata la capogruppo del Pd, Valentina Vespi, che ha ricordato la storia delle sorelle Bucci, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau ad appena 4 e 6 anni. La capogruppo del Pd, nell'invitare il sindaco e la giunta a conferire l'importante riconoscimento, ha sottolineato “l'instancabile testimonianza delle sorelle Bucci messa a disposizione delle nuove generazioni” ed ha auspicato che l'amministrazione comunale prosegua con iniziative destinate ai giovani sul tema della memoria dell'Olocausto.

Andra Bucci, a questo proposito, lo scorso 29 gennaio è stata ospite a Montemurlo in occasione della Giornata della Memoria ed ha raccontato agli studenti della scuola media “Salvemini-La Pira” la sua terribile storia di deportazione. Andra e Tatiana Bucci, figlie di una coppia mista, il padre cattolico e la madre ebrea, nel 1944 furono prelevate, insieme alla mamma e alla nonna, dalla loro casa di Fiume e deportate ad Auschwitz-Birkenau, dove furono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Joseph Mengele. Andra, 78 anni, è oggi la più giovane sopravvissuta italiana ai campi di sterminio. Informata della decisione unanime del consiglio comunale, Tatiana Bucci ha detto:« Mi sento onorata e felice, ringrazio tutto il consiglio con un abbraccio collettivo». Le sorelle Bucci , inoltre, hanno promesso che, non appena la loro situazione familiare lo consentirà, saranno a Montemurlo per ritirare direttamente dalle mani del sindaco Lorenzini l'importante onorificenza. Andra e Tatiana Bucci sono già cittadine onorarie di Pisa e di Firenze. Le sorelle Bucci hanno trasformato la loro storia in una testimonianza “che deve contribuire a fra restare viva la memoria degli orrori pur nella convinzione o meglio nella speranza, che non potranno ripetersi perlomeno in quella forma così terribile”. Al loro attivo hanno sette viaggi sul treno della memoria toscano e molte altre iniziative sul tema della memoria e della testimonianza della Deportazione.

Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa

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