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Il berretto a sonagli, ultime repliche al teatro Aurora

Un consiglio spassionato, non perdete le ultime due repliche del berretto a Sonagli in scena al Teatro Aurora - Fibbiana sabato 10 marzo alle 21.30 e domenica 11 marzo alle 17 (prenotazioni presso il circolo MCL di Fibbiana tel.0571/541021).

Ma parliamo un po degli interpreti e dei personaggi:
Mario Altemura nei panni di Ciampa è di una bravura da togliere il fiato. Brillante, ironico e drammatico, fa vivere sul palco del Teatro Aurora lo scrivano Siciliano evidenziandone il fine intelletto i suoi pupi, le sue corde (la seria, la civile e la pazza), i suoi vani tentativi di far sfogare la signora Beatrice e il suo dramma che vive ogni giorno che poi emerge nel secondo atto. Grazie al suo fine intelletto trova infine la soluzione per salvare la dignità dei “PUPI” coinvolti dallo scaldalo senza spargimento di sangue.

Nicla Pacella nei panni della signora Beatrice Fiorica è semplicemente eccezionale nell’interpretare la moglie del cavaliere, pazza di gelosia nei confronti del marito. È decisa a fargliela pagare senza tenere conto delle persone coinvolte e delle conseguenze sia per lei che per gli altri. Superba nel secondo atto, quando in un crescendo di eventi, prende consapevolezza di quello che ha fatto arrivando alle lacrime ed all’epilogo della storia e sfogando tutta la sua  corda pazza.

Mirko Terrosi nei panni di Fifi La Bella, fratello di Beatrice, bravissimo a rendere il personaggio per quello che è, un signorotto tanto annoiato, quanto arrogante e poco intelligente, tanto da non rendersi conto di quanto stesse tramando la sorella trovandosi poi a gestire la vicenda suo malgrado con Ciampa e il delegato.

Filippo Dispensieri è il delegato Spanò, uomo di legge che ha fatto carriera grazie alla famiglia La Bella. Filippo, sempre ottimo porta sulla scena magistralmente quest’uomo impacciato, pieno di tic che si fa forza dei suoi modi di dire; i suoi “privo di Dio”, i suoi “oh” i suoi “dice” il suo modo di presentarsi provocano sempre l’ilarità del pubblico. Un uomo che seppur nella profonda devozione nei confronti della famiglia La Bella, non disdegna poi di architettare il piano per incastrare il marito fedifrago, forse anche per il fatto che anche lui vive il dramma dei continui tradimenti da parte della moglie.

Ma come non citare la sempre ottima Nicoletta Persico nel ruolo di Assunta La Bella, madre di Beatrice e di Fifi, che ha sopportato per una vita i tradimenti del marito ed adesso si trova a subire la pazzia della figlia. Elisa Arzilli nei panni della Saracena, la rigattiera che mal consiglia Beatrice innescando la miccia di tutta la vicenda. La bravissima Silvia Carrai nel ruolo di Fana, la vecchia serva di Beatrice che prova a dissuadere la padrona dai suoi propositi senza successo, che vive tutta la vicenda con tanta sofferenza, ben conscia delle conseguenze di quello che sta architettando Beatrice. Infine Caterina Centi in Nina Ciampa la bella e giovane moglie di Ciampa che tanto mesta e ubbidiente pare...

La regia di Mario Altemura e Gabriella Manfriani, precisa e piena di ritmo, rende la rappresentazione piacevolissima, facendo ridere, piangere e riflettere lo spettatore di come la società, oggi più di allora, curi più le apparenze della sostanza delle cose.

Fonte: Teatro Aurora di Fibbiana

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