Una nuova mimosa sui vicoli carbonai: così si festeggia l'Otto Marzo a San Miniato
All'interno delle manifestazioni per la Festa della Donna 2018 della Commissione Pari Opportunità del Comune di San Miniato, s’inserisce quella organizzata nella mattinata dall’Associazione Moti Carbonari - Ritrovare la strada, che propone di dedicare alle donne vittime di femminicidio un balcone di rose affacciato sul paesaggio, da impiantare lungo il vicolo carbonaio sotto il chiostro di San Domenico da cui si entra nel vicolo. Ecco il programma
10.50 - ritrovo davanti alla nuova biblioteca
11.00 - Mara Roani illustra la proposta
11.15 - discesa al vicolo e messa a dimora di una mimosa
11.30 - saluto dell’Amministrazione Comunale
11.45 - lettura di poesie d’amore scelte da Maria Fancelli e Andrea Mancini
Il recupero dei Vicoli Carbonai, da anni realizzato volontariamente dall’associazione Moti Carbonari, avrà un momento pubblico l’8 marzo prossimo, alle ore 10.45, a partire dal Chiostro di San Domenico, di fronte alla nuovissima Biblioteca Comunale Mario Luzi, in occasione della Festa della Donna.
La manifestazione, per la quale è previsto l’intervento dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Cattaneo, comincerà con il saluto dell’assessore alla cultura, pubblica istruzione e pari opportunità, Chiara Rossi e di Mara Roani Villani, che spiegheranno il senso dell’iniziativa. Poi si entrerà nel vivo dello spettacolo, con un concerto per balafon (uno xilofono africano) di Valentin Igwe e la lettura di brani poetici di autori internazionali, ma anche di poeti locali, a cura di Andrea Mancini.
Avremo brani di un Premio Nobel, come Wislawa Szymborska, ma anche poesie di Luciano Marrucci, Dante Giampieri, Marinella Marianelli, Leandro Piantini, Valerio Vallini, Daniela Bianconi, Marco Cipollini e altri ancora.
Le poesie segneranno anche lo spostamento degli intervenuti nello spazio sottostante dei Vicoli, dove è già stato preparato il luogo di messa a dimora di una mimosa, simbolo stesso della festa. Chiara Rossi ufficializzerà questo momento, dedicandolo a tutte le donne, uccise o maltrattate. Poi ancora musica e altra poesia. La scelta delle poesie e l’organizzazione sono dovute a Maria Fancelli, Bruna Gozzini, Anna Braschi, Lucia Nacci.
Fonte: Ufficio Stampa