GoBlog - Marco Mainardi
Un semplice click per coronare un grande sogno: l'estetica oncologica in ospedale
Visto che di notizie false in rete nel girano molte partiamo da una verità: questa è una cosa seria, tremendamente seria oltre che bella ed importante per la nostra città visto che riguarda persone malate di tumore. Oltre a questo, cosa che non guasta, non costa niente a chi decide di partecipare visto che si tratta di un semplice click dal computer o dagli smartphones. L’obiettivo è ambizioso: riuscire a dotare l’associazione Astro di una cabina dove trattare i pazienti da professionisti dell’estetica oncologica. Il progetto si chiama "L’estetica oncologica in ospedale" e vede protagonista un’associazione il cui nome è una garanzia per le persone alle prese con un tumore: Astro.
Per capire bene di cosa si tratta parola a Francesca Cecconi che è un’estetista specializzata in questa disciplina e fa parte dell’Apeo, l’associazione di categoria che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone in terapia oncologica
Cosa è l’estetica oncologica?
Negli ultimi tempi le terapie per combattere i tumori sono diventate molto più mirate di quanto non fossero prima ma anche queste, purtroppo, hanno delle complicazioni perché la tossicità dei farmaci è molto alta
Complicazioni di che tipo?
Oltre a quelle che molti conoscono come la perdita dei capelli, ce ne sono di tipo dermatologico. Le terapie vanno a creare danni alla pelle o alle unghie e necessitano di molto tempo prima di essere risolte causando problemi per la qualità della vita delle persone in un momento nel quale ci si trova a dover combattere con malattie così brutte. Mi riferisco a unghie, gonfiori, cicatrici, perdita di funzionalità fisiologiche, infiammazioni o macchie. Si tratta di effetti inestetici, dolorosi e invalidanti, che toccano anche la sfera sociale e psicologica del paziente, la cui esperienza di vita peggiora ben oltre la gravità intrinseca della patologia
L’estetica oncologica come interviene?
Con dei trattamenti specifici che mirano appunto a risolvere questo tipo di problemi, a proteggere la cute dalle tossicità, a risolvere inestetismi ed a lenire le irritazioni causate dalle terapie. Il primo nucleo di attività dell’Apeo è stato lo Spazio Benessere aperto in seno all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) sin dal settembre 2013, con il consenso del professor Umberto Veronesi. Da allora, sono più di 1000 i pazienti provenienti da tutta Italia che hanno tratto beneficio dai trattamenti di bellezza e benessere. Anche la Toscana ha seguito l’esempio dell’IEO, aprendo un centro di estetica oncologica presso l’ospedale di Massa
Il vostro sogno è aprire uno spazio anche al San Giuseppe?
Sì e per questo abbiamo lanciato il progetto nell’Aviva Community Fund. Servono 15mila euro per riuscirci e per darci una mano basta registrarsi e votare. Abbiamo previsto la presenza di due estetiste specializzate APEO due volte a settimana per un totale di 16 ore settimanali, 64 ore al mese. Si prevede che potrebbero beneficiarne circa 500 donne. Saremo io e la mia collega Veronica Baronti
Chi partecipa a questa iniziativa?
Siamo assieme ad Astro, l’associazione che opera a Empoli ormai da anni e che è una garanzia di serietà e competenza, quale beneficiario del progetto ed il Dott. Claudio Caponi, chirurgo senologo Coordinatore del centro senologico e vice presidente ASTRO, come Supervisore e coordinatore del progetto
Quali prodotti usate?
L’azienda empolese ‘Le Antiche Mura’ che produce cosmetici ha creduto sin dal primo momento nel nostro progetto; le due cosmetologhe, la dottoressa Elisa Maccagni e la dottoressa Stefania Caparrini, hanno studiato e formulato una linea specifica di creme che usiamo in questi trattamenti. I proventi di tale linea saranno interamente devoluti ad Astro che potrà usarli per la propria attività. Un gesto bellissimo dei titolari che hanno dimostrato grande sensibilità
Quanti soldi servono?
In tutto 15mila euro. Aviva Community Fund supporta piccoli e grandi progetti a favore del territorio con donazioni fino a questa cifra nell’ambito di tre diverse categorie: sostegno alla salute, anziani, occupazione. Noi abbiamo presentato il progetto ed ora cerchiamo sostenitori. Se risulteremo tra i più votati avremo la possibilità di ottenere questa donazione
Una persona cosa deve fare in concreto?
Registrarsi al sito e votare il nostro progetto. Non costa niente farlo, serve solo la voglia di spendere qualche minuto per aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Avere una cabina per i trattamenti all’ospedale di Empoli sarebbe molto importante per le persone che, purtroppo, ne hanno bisogno
Ecco infine il link per sostenere il progetto
https://community-fund-italia.aviva.com/voting/progetto/schedaprogetto/30-237
Marco Mainardi