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Presidio al ponte Vespucci, contestato il sindaco Nardella. Pape Diaw aveva invitato alla calma

Spinte al sindaco di Firenze Dario Nardella al presidio di 300 persone circa al ponte Vespucci, dove ieri è stato ucciso Idy Diene, venditore ambulante 54enne, dai colpi di pistola di Roberto Pirrone, uomo che aveva intenzione di uccidersi e poi ha scelto di sparare deliberatamente contro il senegalese. Il presidio prosegue con i toni di rabbia cominciati ieri, dove alcune fioriere sono state buttate giù dai connazionali della vittima. Insulti e spinte di contestazione, da parte degli immigrati e da altri personaggi pare appartenenti ai centri sociali e a formazioni di sinistra. "Firenze capiscela rabbia ma non accetta la violenza", ha spiegato il primo cittadino, che inizialmente aveva tentato di parlare con i rappresentanti della comunità africana, tra cui Pape Diaw. Digos e carabinieri hanno isolato e allontanato alcuni italiani che stavano insultando Nardella e stavano 'fomentando' la protesta cercando di includere anche i senegalesi. Lo stesso Pape Diaw su Facebook qualche ora prima della protesta aveva fatto appello alla calma: "Per il presidio di oggi pomeriggio, faccio appello a tutti di stare calmi, manifestare lo sdegno, niente violenza, o dannegiamenti. Per favore calma". L'Imam ha chiesto che si pregasse ed è stato ascoltato: decine di senegalesi si sono inginocchiati e hanno iniziato la preghiera.

Situazione sotto controllo

La situazione sembra essere tornata alla calma dopo che il gruppo di senegalesi voleva sfondare il cordone delle forze dell'ordine per realizzare un corteo sui lungarni a Firenze. Un latro gruppo di senegalesi, circa 200, ha iniziato un assemblea in lingua italiana dove si condanna l'omicidio e si critica la cultura del razzismo.

Fiori sul Ponte Vespucci

Sul ponte Vespucci sono stati portati alcuni fiori in ricordo di Idy Diene. Tra gli altri messaggi si legge "La pazzia e la disperazione umana non hanno limiti. Ci mancherai tanto. Mi raccomando...vendi tutto anche lassù" e ancora "Su questo ponte è stato ucciso un uomo".

Ferito un uomo

Un uomo è stato soccorso da un'ambulanza dopo che per la disperazione e la rabbia per quanto accaduto ha iniziato a tirare testate contro un semaforo ferendosi.

Delegazione senegalese ricevuta in Regione

Una delegazione senegalese che comprende il console onorario a Firenze, Eraldo Stefani e la deputata dell'Assemblea nazionale senegalese, Mame Diarra Fam, è stata ricevuta a Palazzo Sacrati Strozzi dall'assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli.

"Non vogliamo che quanto è successo sette anni fa in piazza Dalmazia e ieri sul ponte Vespucci, accada ancora. Chiediamo che tutto questo finisca, una volta per sempre", ha detto la deputata in un italiano fluente e corretto.

Mame Fam, che indossava una fascia a strisce rossa, gialla e verde, i colori della bandiera del suo Paese, ha poi aggiunto di non credere alla casualità, quanto piuttosto alla premeditazione, ma di aver fiducia che saranno gli inquirenti italiani a fare chiarezza su questo punto.

"Siamo soddisfatti – ha poi concluso – dell'accoglienza ricevuta in Regione, così come del post di solidarietà per il nostro Diene Idy che il presidente Rossi ha messo sul suo profilo facebook. Ci aspettiamo che si vada fino in fondo e che si faccia piena luce su questa vicenda".

L'assessore Vittorio Bugli si è detto incredulo che un altro episodio gravissimo sia potuto accadere in una città democratica come Firenze.

"Anche noi siamo convinti che gli inquirenti riusciranno a fare piena luce sull'accaduto. Voi – ha aggiunto rivolgendosi agli ospiti senegalesi – avete dato prova di senso di responsabilità, dimostrando che non si risponde con la violenza alla violenza. Siamo stati al vostro fianco nel 2011 e continueremo ad esserlo anche in questa dolorosa circostanza. La vostra comunità, lo dico per esperienza diretta, ha sempre dato prova di pacatezza, tranquillità e maturità. Avete sempre suscitato nelle istituzioni, anche in quella che rappresento, il rispetto e la convinzione che siete animati dalla volontà di far crescere questo territorio. Insieme dobbiamo fare in modo che questo drammatico fatto di sangue rimanga il solo a macchiare la città e questa regione".

Commentando l'episodio che nel pomeriggio ha visto il sindaco di Firenze contestato, spintonato e costretto ad allontanarsi dal ponte Vespucci dove era invitato dalla dalla comunità senegalese, l'assessore Bugli ha detto che la Regione "condanna fermamente chi intende strumentalizzare il dolore di un'intera comunità" e ha espresso tutta la sua solidarietà al sindaco Dario Nardella vittima di un'inaccettabile aggressione.

Sputi a Nardella, denunciato antagonista

È stato denunciato l'antagonista che oggi ha sputato addosso al sindaco Nardella. Il ragazzo è stato subito fermato dagli agenti della Digos. Dovrà rispondere dei reati di ingiuria e oltraggio a pubblico ufficiale. Sembra che fosse già noto alle forze dell'ordine.

Delegazione senegalesi incontra il pm

Una delegazione ha incontrato il pm Luca Turco sottolineando la piena fiducia nella magistratura italiana e nella polizia. L'obiettivo è conoscere a fondo l'assassino, il suo passato e la sua storia in modo da ricostruirne il profilo. La delegazione era composta dalla deputata dell'Assemblea nazionale del Senegal, Mame Diarra Fam, dal console onorario a Firenze Eraldo Stefani, da un consigliere dell'ambasciata del Senegal a Roma. Nell'incontro i rappresentanti avrebbero spiegato che nella comunità c'è paura anche solo di camminare per strada.


 

I MESSAGGI DI SOLIDARIETA' A NARDELLA

Da Giani solidarietà al sindaco di Firenze

“Sputare addosso a una Sindaco è una violenza inaccettabile, la notizia che Dario Nardella è stato aggredito da esponenti dei centri sociali è davvero gravissima”. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani esprime a nome dell’assemblea toscana “un affettuoso saluto e tutta la vicinanza” al sindaco di Firenze “per quanto subito nello svolgimento del suo ruolo istituzionale”.

“Già nel periodo elettorale – aggiunge Giani – abbiamo assistito ad una escalation di violenza fondata su opposti estremismi, che ha creato un clima di paura e di pericolo per la sicurezza pubblica”. Secondo il presidente il fatto che questo clima si alimenti anche all’indomani delle elezioni “è davvero sconcertante: tutti dobbiamo adoperarci per contrastare ogni surriscaldamento degli animi e ogni atto di violenza”. E tutti, continua Giani, “dobbiamo essere molto fermi nell’isolare i singoli o i gruppi che si attivano per fare violenza o che la giustificano”.

Angelo Bassi (Capogruppo PD): “Netta condanna per la vile aggressione a Nardella”

Angelo Bassi, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Vecchio, a nome di tutto il gruppo consiliare, condanna la vile aggressione subita dal sindaco Dario Nardella. “Firenze è sempre stata città del dialogo – spiega Angelo Bassi – e non accettiamo offese e provocazioni da parte di gruppi di facinorosi che non fanno altro che alimentare divisioni ed odio. L'aggressione subita dal sindaco Dario Nardella, che si era recato sul Ponte Vespucci col solo scopo di dialogare con gli esponenti della comunità senegalese, e che poi è stato assalito da una persona facente parte dei gruppi antagonisti, è inaccettabile. Firenze ha sempre difeso i principi della democrazia e della convivenza civile. Non si possono più tollerare – conclude il capogruppo PD Angelo Bassi – queste forme di violenza”.

La Cisl esprime solidarietà a Nardella

La Cisl di Firenze e Prato esprime tutta la sua solidarietà al sindaco di Firenze, Dario Nardella, per quanto accaduto oggi pomeriggio al presidio sul ponte Vespucci.

Siamo indubbiamente vicini alla comunità senegalese per l’efferato e insensato omicidio che ha visto ancora una volta morire un innocente di quella nazione, anche se stavolta, a quanto assicurato dagli inquirenti, senza motivazioni politiche o raziali.

Ciò nonostante dobbiamo ribadire che il diritto di manifestare va sempre esercitato in modo pacifico. Ogni atto di violenza, contro chiunque viene compiuto, va respinto con fermezza. Ogni aggressione ad una persona è un fatto grave e lo è in forma particolare quando è rivolto a chi rappresenta tutta la città.

Tanto più grave è poi il tentativo di strumentalizzare questa tragedia compiuto da alcuni, soffiando sulla rabbia e la paura della comunità senegalese. L’odio e la violenza, da qualunque parte vengano, non sono la risposta, mai, e non possono avere spazio in una società democratica e nella nostra Firenze.

Toccafondi: "No alla demagogia"

“Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco di Firenze Dario Nardella per la contestazione e aggressione subita oggi al presidio della comunità senegalese. Non cediamo alla demagogia da qualsiasi parte arrivi, l’unico antidoto sono il dialogo, l’ascolto e il buonsenso”. Questo quanto dichiarato sul suo profilo Twitter dal neoeletto deputato alla Camera dei Deputati Gabriele Toccafondi.

Parrini: "Inaccettabile"

“Quanto accaduto oggi a Dario Nardella e’inaccettabile. Il sindaco di Firenze era in strada per dire no alla violenza e per percorrere la via del dialogo: questo rende ancora piu’ intollerabile l’aggressione subita. A Dario tutta la nostra solidarieta’”.

Cosi’ Dario Parrini segretario del Pd toscano sull’aggressione a Nardella nel corso del presidio della comunita’senegalese a Firenze

Di Giorgi (PD): "Solidarietà a sindaco Nardella: rispettare dolore, non violenza"

"Il dolore per una morte assurda non può trovare sfogo nell'aggressione ai rappresentanti delle Istituzioni democratiche, tanto più quando, come capitato al sindaco Nardella,  intervengono proprio per manifestare il proprio cordoglio ed incontrare i rappresentanti della comunità senegalese. A Dario va tutta la mia massima solidarietà, nella convinzione che si tratti del gesto di qualche esagitato che non ha ben capito cosa significhi vivere in democrazia e crede di poter usare impunemente la violenza e la sopraffazione. Firenze è una città solidale e saprà dimostrarlo ancora una volta. Nonostante chi ha come obiettivo primario quello di avvelenare i pozzi del dialogo e del reciproco rispetto".

 

 

 

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