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Otto Marzo, Montelupo non dimentica i deportati dell'Empolese Valdelsa

L’8 marzo del 1944 21 cittadini di Montelupo Fiorentino, assieme a molti altri del Circondario Empoles-Valdelsa, furono deportati nei campi di concentramento e sterminio austriaci dove la maggior parte di loro vi trovò una morte terribile.

La deportazione era avvenuta a seguito dei grandi scioperi dei giorni precedenti. Sciopero che, per la loro rilevanza e partecipazione, avevano impressionato i fascisti ed i nazisti. Da qui l’ordine della deportazione per i partecipanti allo sciopero.

La messa in atto di questo ordine criminale fu però compiuta non dai tedeschi, ma dai fascisti in collaborazione con le autorità locali e quindi da connazionali e concittadini (quasi sempre in diretto rapporto di conoscenza con le vittime). A Montelupo la deportazione colpì in maniera indiscriminata, togliendo al crimine ogni parvenza di presunta “rappresaglia”: dei 21 cittadini solo 5 tornarono vivi, segnati per sempre nel fisico e nello spirito.

Gli eventi, accaduti oltre 70 anni fa costituiscono ancora una ferita per la città di Montelupo. Un accadimento da non ascrivere solamente ad evento storico, ma da ricordare e su cui avviare una costante riflessione.

Per questa ragione l’amministrazione comunale promuove ogni anno iniziative di diverso tipo indirizzate agli studenti dell’Istituto comprensivo, ma anche a tutta la cittadinanza.

Il programma per i prossimi giorni prevede

Giovedì 8 marzo, ore 11,00
Auditorium Istituto Comprensivo “Baccio da Montelupo”
Associazione “Quale Memoria”: proiezione di un filmato e dibattito
Deposizione corona al monumento ai deportati di fronte all'Istituto.

Giovedì 8 marzo ore 17.30
MMAB, piazza Vittorio Veneto 11
Presentazione del libro “L'infanzia nelle guerre del Novecento”
alla presenza dell'autore Bruno Maida, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino.
Benché rimangano le vittime principali, i bambini diventano al contempo veri e propri attori dei conflitti armati. È un processo progressivo e differenziato a livello mondiale sul piano dei tempi, della geografia, delle dimensioni e delle caratteristiche stesse delle guerre, da quelle di massa della prima metà del Novecento a quelle locali, fino ai conflitti asimmetrici postnovecenteschi. Bruno Maida intende raccontare quelle vicende, ponendo una particolare attenzione ad alcuni temi specifici: la legislazione internazionale per la protezione dei bambini nelle guerre, che si è però accompagnata a un loro crescente coinvolgimento; il trauma e la resilienza, attraverso i quali i bambini si rivelano non semplici soggetti passivi bensí persone capaci di profonda rielaborazione e adattamento; i linguaggi per raccontare quelle esperienze, dalle parole ai giochi ai disegni.

Giovedì 8 – domenica 11 marzo 2018
Fornace Cioni Alderighi, via Giro delle Mura
Orari di apertura
8 marzo, 17.30 – 22.00
9 e 11 marzo 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00
10 marzo, 10.00 – 13.00 e 15.00 – 22.00
Associazione Plantago presenta
TRACCE DI MEMORIA. Una testimonianza alla ricerca del nostro presente. Istallazione e opere a cura di Isanna Generali. Previste letture e performance teatrali.
L’installazione attraverso una molteplicità di linguaggi (immagini, suoni, voci…) cerca di indagare il limite tra il bene e il male, il male estremo che si insinua nella normalità e la sovverte.
Un insieme di opposti, estremi tra loro, che convivono e agiscono uno al contrario dell’altro. Una condizione che racconta la realtà di allora e di oggi.

Isanna Generali nasce a Modena nel 1947, artista, vive e lavora in Toscana dal 1965, dove si perfeziona nel settore delle Arti Grafiche presso il corso di Magistero d’Arte. Si è interessata di decorazione, progettazione di oggetti per l’arredamento, grafica pubblicitaria. Dal 1971 al 1992 è docente di Discipline Pittoriche presso l’Istituto d’Arte di Firenze, ha preso parte attiva a esperienze didattiche sperimentali, atelier di espressione e animazione teatrale. Ha progettato e realizzato prototipi di giocattoli, materiale didattico, scenografie per il teatro e altre manifestazioni culturali. Ha esposto per la prima volta a Barcellona nel 1981. Da allora sono seguite mostre, istallazioni e pubblicazioni in Italia, Austria, Francia e Spagna. Ha collaborato a ricerche e promosso iniziative nel campo delle arti visive, con particolare attenzione al femminile e alla sua produzione di immagini.

Domenica 11 marzo
ore 11,00-Chiesa di San Giovanni Evangelista. Messa in memoria dei deportati
ore 12,00 -Piazza Matteotti. Interventi a cura del CCR, deposizione corona

Per informazioni: Andrea Bellucci – a.bellucci@comune.montelupo-fiorentino.fi.it – 0571/91755

Il commento dell’assessore alla memoria, Simone Londi: «In un momento storico in cui il fascismo sembra ormai appartenere al passato e che diviene quindi sottovalutabile; è importante, a mio avviso, tenere alta la guardia: il rischio è che possa mutare e assumere nuove forme.
Da qui l'esigenza di far prendere coscienza ai ragazzi di questo tema, di avvicinarli a vicende che hanno inciso sulla nostra comunità. Ed è importante sfruttare diverse modalità e canali, dagli incontri a scuola alle installazioni come quella proposta dall’artista Isanna Generali».

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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