Cervello: dove operarsi in Toscana? Le classifiche
Il cervello è la centralina di comando di tutte le funzioni del nostro organismo. Respiro, battito cardiaco, coordinazione dei movimenti, equilibrio, linguaggio, emozioni, apprendimento... sono tutte attività coordinate da questo prezioso organo, detto più correttamente encefalo, che è suddiviso in tre aree: tronco encefalico, cervelletto e cervello vero e proprio. Come le altre parti del corpo, anch'esso può essere bersagliato da gravi patologie, quali forme tumorali, aneurismi o ictus, che possono determinare seri danni cerebrali e risultare anche fatali. La chirurgia rappresenta un'opportunità per prevenirle, curarle o quanto meno rallentarne la progressione. In caso di tumore cerebrale, l'intervento è spesso la prima arma a disposizione per aggredire la neoplasia. In funzione preventiva contro l'ictus, invece, grave evento che comporta l'interruzione dell'apporto di sangue ossigenato al cervello a causa dell’ostruzione o della rottura di un’arteria, oltre a cambiamenti nello stile di vita (sana alimentazione, esercizio fisico, stop a fumo e all’abuso di alcol), possono rendersi necessari operazioni che ripristinino il corretto flusso sanguigno: come gli interventi di rivascolarizzazione carotidea con endoarterectomia o quelli con stenting e angioplastica.
Come scegliere l'ospedale?
Nell'eventualità di doversi sottoporre a un intervento così delicato è fondamentale orientarsi su strutture che offrano le maggiori garanzie. “I dati del PNE – Programma Nazionale Esiti gestito da Agenas – svelano quali sono i centri che eseguono il più alto numero di interventi in un anno e quali rispettano le soglie fissate dal Ministero per quanto riguarda la mortalità a 30 giorni dal ricovero. Al momento di scegliere è bene tener conto di queste informazioni e non limitarsi al passaparola o alla vicinanza a casa”, spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica e membro del comitato scientifico di www.doveecomemicuro.it. “Il volume di attività è un elemento chiave per capire la bontà di una struttura. Secondo quanto dimostra un'ampia letteratura scientifica, infatti, un alto numero di interventi ha un impatto positivo sull'efficacia delle cure”.
Che sia imprudente basarsi solo sul passaparola non supportato da dati oggettivi risulta chiaro dall'ultimo rapporto dell'Agenas: i dati del PNE 2017, infatti, mettono in luce come solo il 12% delle 160 strutture italiane che eseguono interventi di craniotomia per tumore cerebrale rispetta i valori istituzionali riguardo alla mortalità a 30 giorni dal ricovero
(che devono mantenersi all’1,5%).
Dei 959 ospedali che effettuano ricoveri per ictus, invece, solamente il 47% rispetta le soglie ministeriali riguardo alla mortalità a 30 giorni dal ricovero (che devono mantenersi al 10%). Solo il 30% dei 272 ospedali che eseguono interventi di rivascolarizzazione carotidea con endoarterectomia, infine, rispetta i valori fissati dal Ministero per quanto riguarda il volume di operazioni (almeno 75 interventi annui).
Altri parametri da considerare quando ci si trova a scegliere la struttura sono, inoltre, il tipo di follow up offerto dopo l'intervento e i servizi che puntano a migliorare l'umanizzazione delle cure, come quelli di psiconcologia e di psicoterapia dedicati ai pazienti affetti da tumore cerebrale.
“In tanti anni di attività, ci siamo resi conto quanto questi servizi rappresentino un importante valore aggiunto per i reparti che li offrono e di come contribuiscano ad aumentarne il livello di gradimento”, dice Guido Minghetti, Presidente e cofondatore di AITC Onlus (Associazione Italiana Tumori Cerebrali), associazione che da una decina d’anni gestisce, presso l’Istituto Neurologico Besta di Milano, un servizio di supporto dedicato ai pazienti con diagnosi di tumore cerebrale, ai loro familiari e agli operatori sanitari.
Come confrontare le performance delle strutture? Per farsi un'idea realistica della bontà dei centri, basta andare all'indirizzo https://www.doveecomemicuro.it/ , inserire nel “cerca” la parola chiave desiderata, ad esempio “cervello” o “carotide”, e selezionare la voce che interessa tra quelle suggerite (ad esempio “tumore cerebrale” oppure “Carotide -
rivascolarizzazione carotidea con endoarterectomia”): in cima alla pagina dei risultati compariranno i centri più performanti per questo tipo di intervento.
Il semaforo verde indica il rispetto della soglia ministeriale mentre una barra di scorrimento mostra il posizionamento delle singole strutture nel panorama nazionale. La valutazione viene fatta considerando indicatori istituzionali di qualità come, appunto, i volumi di attività e la mortalità a 30 giorni dal ricovero (dati validati e diffusi dal PNE - Programma Nazionale Esiti gestito dall'Agenas per conto del Ministero della Salute).
CLASSIFICHE REGIONALI STILATE SULLA BASE DEI 4 INDICATORI
(Fonte: PNE 2017)
In Toscana ci sono 57 strutture che si occupano di patologie cerebrali Interventi chirurgici di craniotomia per tumore cerebrale Le strutture pubbliche o private accreditate che hanno effettuato questo tipo di intervento
sono 6
Le 5 strutture che in Toscana effettuano un maggior numero di interventi sono:
1. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze (n° interventi: 280)
2. Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (n° interventi: 197)
3. Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (n° interventi: 166)
4. Ospedale di Livorno (n° interventi: 118)
5. Azienda Ospedaliera Meyer di Firenze (n° interventi: 83)
Nessuna delle strutture rispetta la soglia di riferimento per la mortalità a 30 giorni dall'intervento (che deve mantenersi all’1,5%).
Interventi chirurgici di aneurisma cerebrale non rotto
Le strutture pubbliche o private accreditate che hanno effettuato questo tipo di intervento sono 4
1. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze (n° interventi: 85)
2. Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (n° interventi: 23)
3. Ospedale di Livorno (n° interventi: 1)
4. Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (n° interventi: 8)
Interventi chirurgici di rivascolarizzazione carotidea - stenting e angioplastica
Le strutture pubbliche o private accreditate che hanno effettuato questo tipo di intervento sono 35
Le 5 strutture che in Toscana effettuano un maggior numero di interventi sono:
1. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze (n° interventi: 479)
2. Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (n° interventi: 382)
3. Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (n° interventi: 375)
4. Ospedale San Donato di Arezzo (n° interventi: 366)
5. Ospedale San Giovanni di Dio Torregalli di Firenze (n° interventi: 306)
Interventi chirurgici di rivascolarizzazione carotidea – endoarterectomia
Le strutture pubbliche o private accreditate che hanno effettuato questo tipo di intervento sono 13
Le 5 strutture che in Toscana effettuano un maggior numero di interventi sono:
1. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze (n° interventi: 267) (3° in
Italia)
2. Ospedale San Giovanni di Dio Torregalli di Firenze (n° interventi: 227)
3. Ospedale di Livorno (n° interventi: 168)
4. Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (n° interventi: 158)
5. Ospedale San Donato di Arezzo (n° interventi: 144)
In Toscana i valori di riferimento (strutture con almeno 75 interventi annui) sono rispettati
dal 54% delle strutture.
Ictus
Le strutture pubbliche o private accreditate che hanno prestato assistenza per questo tipo
di patologia in Toscana sono 54.
Le percentuali più basse di mortalità in Toscana sono ottenute dal Nuovo Ospedale di Prato Santo Stefano, dall'Ospedale San Giovanni di Dio Torregalli di Firenze e dall’Ospedale della Valdinievole - Cosma e Damiano di Pescia (PT). (Nel calcolo, vengono prese in considerazione solo le strutture che effettuano almeno 50 ricoveri l’anno).
In Toscana i valori di riferimento (percentuali di mortalità a 30 giorni dal ricovero al 10%) sono rispettati dal 76% delle strutture valutabili (alte performance - con percentuali all’8% - nel 48% delle strutture).
Fonte: Ufficio stampa