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Stragi naziste in Toscana: le condanne ci sono, ma ne saranno eseguite poche

Sono sempre meno i criminali nazisti condannati all'ergastolo. A sottolinearlo è il procuratore generale militare presso la Corte militare d'Appello Antonio Sabino, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario militare. Molti di coloro che si macchiarono delle stragi naziste in Italia,  tra cui Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema, vista l'età avanzata, non saranno condannati: tutti hanno oltre 90 anni.

Per sette di loro è stato disposto un mandato europeo di arresto ed estradizione, ma quest'ultima non è stata concessa in nessuno dei casi. Per il procuratore, però, si potrà arrivare ad un risarcimento in sede civile.

Tra i criminali nazisti che non hanno ancora scontato la pena ci sono tre condannati all'ergastolo, tutti appartenenti alla tristemente nota Divisione Corazzata 'Hermann Goering' della Wehrmacht, per stragi commesse sull'Appennino Tosco-Emiliano nella primavera del '44 a Monchio e Vallucciole. Si tratta di Wilhelm Karl Stark, Alfred Luhmann e il capitano Helmut Odenwald. Quest'ultimo è anche coinvolto nella strage di Monte Morello.

Condannati all'ergastolo anche il sergente della SS Wilhelm Ernst Kusterer per le stragi di San Terenzo e Vinca, oltre che per Marzabotto (in tutto sul suo conto ci sono oltre 1000 vittime civili), l'ex sergente Robert Johann Riss, condannato all'ergastolo per la strage del Padule di Fucecchio, 184 civili trucidati nell'agosto del '44, e Gerard Sommer, unico responabile ancora in vita della strade di Sant'Anna di Stazzema dove morirono 564 persone.

 

 

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