Deidda contro l'estrema destra: "70 manifesti politici irregolari". Molti casi nella Zona del Cuoio
Settanta manifesti politici irregolari di CasaPound a Santa Croce sull'Arno. A denunciare l'accaduto è il sindaco Giulia Deidda, che spiega il tutto tramite il suo profilo Facebook. "Questo è contro la legge e il Comune dovrà perdere tempo e denaro per rimediare!" scrive il primo cittadino santacrocese, che afferma di essere stato contattato direttamente dai cittadini. Per ora il caso si è verificato solo nel capoluogo comunale, non ci sono segnalazioni dalla frazione di Staffoli.
Nel mirino di Deidda ci sono i manifesti della formazione di estrema destra, che sarebbero stati attaccati nella notte tra ieri e oggi, martedì 27 e mercoledì 28 febbraio. Le elezioni del 4 marzo sono vicine e a Santa Croce sull'Arno da tempo sono apparsi i primi cartelloni, anche se molte postazioni erano rimaste ancora vuote. Il sindaco non fa diretto riferimento al partito, ma si limita a pubblicare le foto 'oscurate' dei cartelloni, dove è possibile tuttora vedere i manifesti di CasaPound.
Deidda conclude: "Tutti i cittadini devono poter riflettere con tranquillità da qui al 4 marzo, senza essere influenzati da gesti irrispettosi delle regole compiuti da pochi sciocchi che vogliono monopolizzare l'attenzione. Apprendo che nei comuni vicini ci sono stati episodi simili - rivendicati da gruppi estremisti di varia natura. A loro, a nome di tutta la comunità di Santa Croce, voglio dire che la democrazia è più forte del loro tentativo indecoroso di promuoversi scorrettamente. E che l'odio, l'arroganza e la violenza non hanno mai portato niente di buono".
La denuncia a Castelfranco di Sotto
Un caso simile si è verificato anche a Castelfranco di Sotto. Lo ha scritto su Facebook il sindaco Gabriele Toti: "Nella tarda serata di ieri sono stati affissi alcuni manifesti del partito politico di estrema destra CasaPound in spazi destinati alle pubbliche affissioni, al di fuori pertanto degli spazi destinati, per legge, alle varie forze politiche. Le affissioni abusive erano avvenute nella rotatoria in prossimità del Ponte dell'Arno, e alla rotatoria su via delle Confina. Il Comune si è immediatamente attivato per la loro rimozione o copertura facendo al contempo le segnalazioni previste per legge alle autorità competenti".
Altro caso a San Miniato
I manifesti di CasaPound compaiono anche a San Miniato. A darne notizia è Simone Giglioli su Facebook. Nel suo post il segretario del PD di San Miniato parla di qualcuno che nella notte "ha fatto il giro della zona tappezzando spazi elettorali e addirittura porte e muri di edifici privati con dei manifesti elettorali". Per quanto riguarda gli edifici privati, sempre Giglioli riporta la sua solidarietà al circolo Arci di Catena, "che si è ritrovato imbrattato". In queste ore il comune di San Miniato sta intervenendo per rimuovere i manifesti attaccati abusivamente".
Le dichiarazioni di Massimo Baldacci
"CasaPound ha coperto con propri manifesti elettorali altri manifesti, di Liberi e Uguali e di altre forze politiche, che erano stati legalmente affissi negli spazi elettorali assegnati. Ciò è avvenuto in molti spazi di affissione elettorale dei comuni di San Miniato e Santa Croce sull'Arno e, a quanto ci dicono, anche altrove.
Da questi Fascisti non ci aspettiamo certo il rispetto della legalità e delle regole della democrazia, anche perché legalità costituzionale e regole democratiche imporrebbero la messa fuori legge di un'organizzazione come CasaPound.
Tuttavia abbiamo denunciato l'abuso agli organi competenti, che ci hanno detto di aver già provveduto alla defissione e che auspichiamo applichino, in questo caso, le sanzioni e le multe più severe possibili.
Per quanto ci riguarda come Liberi e Uguali, riattaccheremo i nostri manifesti negli spazi a noi legalmente assegnati, perché atti come quelli di CasaPound non intimidiscono di certo i militanti a cui è affidato questo lavoro, e anzi rappresentano una conferma di come la nostra presenza abbia un significato e un peso".