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Lettera aperta di Flc Cgil: "Il fascismo non è un’opinione, è un reato"

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In questi ultimi giorni di campagna elettorale il tema del fascismo e del razzismo è tornato di estrema attualità e in provincia di Firenze, anche a seguito dell'iniziativa di questo sindacato, è stato più volte sollevato in relazione alla partecipazione dei candidati dell'organizzazione CasaPound ai dibattiti elettorali organizzati con studenti delle scuole superiori e dell'università.

Come molti di voi sapranno, la Federazione Lavoratori della Conoscenza (la categoria della Cgil composta da docenti e lavoratori di tutti i comparti della conoscenza) ha preso pubblicamente posizione affinché tali candidati non incontrassero gli studenti e, com'era prevedibile, la nostra posizione ha incontrato consensi e critiche. Con questa lettera aperta vorremmo avere l'occasione di spiegare la nostra posizione, che apparentemente confligge con il diritto di manifestare il proprio pensiero e la libertà di espressione.

CasaPound è un'organizzazione dichiaratamente fascista, omofoba, razzista e xenofoba, i cui militanti si trovano spesso coinvolti in atti violenti e intimidazioni. Solo pochi anni fa a Firenze un militante di tale organizzazione ha ucciso due ragazzi senegalesi e ferito gravemente un altro, che avevano il solo torto di trovarsi in piazza Dalmazia a esporre la propria mercanzia; è invece di pochi giorni addietro il tentativo compiuto a Macerata da un fascista di uccidere altre persone di origine africana, stavolta fortunatamente scampate alla morte, benché rimaste seriamente ferite.

Nonostante che a parole CasaPound e le altre organizzazioni neofasciste si presentino con un volto democratico, le loro azioni e le loro convinzioni si rifanno a un regime dittatoriale che ha incarcerato e ucciso tanti oppositori politici, portato l'Italia a una disastrosa guerra mondiale e deportato nei campi di sterminio cittadine e cittadini inermi, di varie culture, idee politiche e religioni. E tutto ciò è potuto accadere perché, quando è nato, in una situazione di crisi economica e forte difficoltà sociale, il fascismo ha avuto la possibilità di presentarsi come soluzione di tutti i problemi, diffondere le proprie nefaste idee e candidarsi anche alle elezioni. La nostra Costituzione - cioè i valori fondamentali che sono alla base della nostra società - è nata per voltare pagina rispetto al passato e, pur riconoscendo il diritto di parola a tutte e tutti, pone alcuni limiti e non permette che torni questo terribile fenomeno.

Le organizzazioni che si richiamano al nazi-fascismo purtroppo non sono state messe fuori legge, malgrado lo prevedano proprio la Costituzione, alla XII disposizione finale, e altre norme esistenti. Se lo Stato è inadempiente e non applica le sue stesse leggi, le istituzioni educative, che hanno il compito di far crescere i giovani nei valori della Costituzione, non devono accettare tale inadempienza come un fatto compiuto, bensì assumersi la responsabilità di tenere lontano il pericolo, non offrendo in alcun modo la ribalta a coloro che si definiscono “fascisti del terzo millennio”.

Per i suddetti motivi sosteniamo l'appello “Mai più fascismi”, che chiede lo scioglimento di tutte queste organizzazioni, e a Firenze abbiamo promosso, dagli inizi di gennaio, la campagna “#D12 #SottoQualsiasiForma”, che, facendo appunto riferimento alla XII disposizione costituzionale, intende suscitare nelle scuole e nell'università la presa di coscienza che il fascismo non è un'opinione, ma, per la sua natura criminale, è un reato.

Lettera aperta agli studenti delle scuole superiori e dell'università di Firenze firmata da Flc Cgil Firenze

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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