Una taiga a Greve in Chianti: nuovo parco nella cassa di espansione
Corsi d’acqua, pini silvestri, abeti, ginepri nel cuore verde della Toscana. L’incanto delle foreste del Nord Europa scende in collina e rievoca atmosfere e bellezze degli ambienti boreali. Grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e il Comune che portano avanti il loro programma di investimenti per la messa in sicurezza delle zone fluviali del Chianti, la cassa di espansione collinare di Greve, situata nelle vicinanze dello stadio del capoluogo, si trasforma in un parco dalle caratteristiche, dai profumi e dai colori ‘montani’, fruibile e aperto alla cittadinanza.
Il progetto di riqualificazione e manutenzione straordinaria, messo in atto dal Consorzio, ha riqualificato un’opera idraulica attraverso la creazione di un’area naturalistica di rilievo, che ricorda la biodiversità della taiga scandinava. Il sindaco evidenzia l’importanza di questo intervento che consente l’utilizzo da parte dei cittadini di una delle zone più belle del territorio, lungo i margini del Torrente Greve, adiacente alle abitazioni di via Danimarca, dove passeggiare e trascorrere giornate a contatto con la natura incontaminata, un luogo ospitale, accogliente che la manutenzione straordinaria del Consorzio ha migliorato accentuando la funzione di spazio pubblico, pur essendo di natura privata.
La nascita dell’area di laminazione risale agli anni ’90, realizzata dal Comune attraverso l’impiego di fondi regionali e provinciali. La cassa, attualmente in funzione, è capace di accogliere un volume di invaso di oltre 85000 mc. La presenza della fitta vegetazione che negli anni è proliferata, senza causare criticità dal punto di vista idraulico, ha reso necessario vari interventi di manutenzione effettuati con cadenza annuale sulle strutture di presa, scarico e contenimento delle acque dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. “Il Consorzio recentemente ha lavorato molto e continuerà a lavorare sulla Greve e sui affluenti minori – spiega il Presidente del Consorzio Marco Bottino – grazie alle numerose opere di laminazione presenti, con manutenzioni costanti e programmate e con campagne periodiche di tagli selettivi rispettosi della naturalità del corso d’acqua e del paesaggio contiamo di riuscire a dare sempre maggiore sicurezza idraulica ma anche qualità della vita ad una delle zone più belle d’Italia”.
Con l’obiettivo di limitare la crescita della vegetazione e di riportarla ad una densità compatibile con il contesto naturalistico in cui si è sviluppata, il Consorzio ha operato una serie di tagli e ha ricreato un vero e proprio bosco in stile taiga, tipica ambiente delle foreste temperate della Scandinavia, fruibile da parte della cittadinanza. Le lavorazioni sono state realizzate anche con l’ausilio delle squadre degli scalatori degli alberi, i tree climbers, che hanno operato tagli controllati degli alberi arrampicandosi su fusti alti quasi venti metri. Come spesso succede nei territori del Chianti fiorentino, l’intervento di taglio ha permesso di riportare alla luce un vecchio muretto a secco, databile intorno agli anni ’30, testimonianza rilevante che attesta la presenza di antiche sistemazioni agrarie collinari e fluviali nel territorio grevigiano.
Fonte: Comune di Greve in Chianti - Ufficio stampa