Con A.L.I. tirocini lavorativi per 100 persone tra la zona fiorentina nord ovest e il Mugello
Questa mattina con “Ti racconto Damiano, un lavoratore diverso, un’opportunità nuova per l’azienda” la SdS fiorentina nord ovest ha incontrato gli imprenditori del territorio: “Ecco perché l’inserimento di una persona fragile, rappresenta una risorsa lavorativa”
Cento persone avviate a un percorso di tirocinio in azienda in due zone distretto - la fiorentina nord ovest e il Mugello - di circa 180mila abitanti e 16 comuni, con l’opportunità per l’azienda di entrare in contatto con una persona che se ritenuta idonea, potrebbe diventare nel futuro una risorsa lavorativa. Sta accadendo nella zona distretto fiorentina nord ovest e in quella del Mugello grazie al progetto A.L.I. (Autonomia, Lavoro, Inclusione) di cui capofila è la Società della Salute della zona fiorentina nord ovest, un servizio di inserimento socio lavorativo attraverso percorsi di stage in azienda rivolto a persone disabili e in carico ai Servizi territoriali, che si avvale di risorse per un milione di Euro del Fondo Sociale Europeo.
A stage in azienda sono state portate finora 67 persone (56 nella zona fiorentina nord ovest e 11 nel Mugello) ma l’obiettivo finale, prima della conclusione del progetto prevista per la fine di ottobre 2018, rimane di almeno 81 persone per la nord ovest (Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Signa, Scandicci, Vaglia, oltre al comune di Fiesole) e di 17 per il Mugello (Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo e Vicchio). Anche se altri inserimenti sono in fase di attivazione e partiranno nel mese di marzo, il numero finale di 100 persone è ancora ad oggi un obiettivo da raggiungere.
Per questo la Società della Salute della zona fiorentina nord ovest ha deciso di incontrare questa mattina gli imprenditori del territorio (anche del Mugello) per raccontare loro, attraverso le esperienze di altri imprenditori che hanno aderito ad A.L.I., come il progetto nasca per offrire un’esperienza formativa importante per entrambi i soggetti coinvolti: l’azienda che attraverso l’accoglienza, totalmente gratuita, ha la possibilità di conoscere un lavoratore diverso che può diventare una risorsa lavorativa; il tirocinante che attraverso un percorso lavorativo vero, sperimenta un’esperienza di inclusione sociale che, in molti casi, rappresenta oltre che un’opportunità di lavoro anche una vera e propria ripartenza.
Molto intensa continua, quindi, a essere l’attività di scouting e matching da parte di operatori qualificati che ha coinvolto finora quasi 40 aziende. Dietro questo percorso che ha condotto fino all’inserimento lavorativo, c’è stato e prosegue tuttora il lavoro intenso di valutazione da parte dei Servizi Sociali della Società della Salute zona fiorentina nord ovest e della Società della Salute del Mugello insieme ai Servizi specialistici della Asl Toscana Centro, il Servizio di Salute Mentale e il Serd, Servizio per le Dipendenze, oltre al lavoro degli educatori e degli infermieri: 121 sono state le schede screening redatte dai Servizi della SdS fiorentina nord ovest che hanno consentito una prima valutazione delle persone da inserire nel progetto mentre oltre 90 sono state le persone valutate finora con il sistema internazionale ICF, una metodologia innovativa che nella costruzione delle relative schede ICF ha visto il gruppo di lavoro collaborare con il laboratorio Arco del Pin dell’Università degli Studi di Firenze.
Cento persone con fragilità da avviare su percorsi lavorativi veri e responsabilizzanti – hanno dichiarato dalla presidenza della Società della Salute fiorentina nord ovest - in un network di eccellenze che mette insieme aziende e operatori. Per questo ora i Comuni soci si ritrovano un progetto eccezionale a costo zero perché usa integralmente fondi europei, e lo fa nella maniera migliore possibile. La SdS zona fiorentina nord ovest attraverso questo progetto ha messo in campo anche una nuova formula di sinergia tra pubblico e privato grazie a un partenariato di progetto in cui a 26 soggetti del privato sociale (associazioni di volontariato, di promozione sociale, fondazioni, cooperative sociali), si affiancano i soggetti istituzionali della Società della Salute Mugello e dell’Azienda Usl Toscana Centro.
Ciascun beneficiario del progetto dispone di alcune ore di tutoraggio dedicate all’azienda dove è inserito e si vede riconosciuto un contributo minimo mensile di 150 Euro e un contributo massimo di 400 Euro corrispondenti ad una frequenza minima di 15 ore fino ad una frequenza massima di 30 ore settimanali. Gli stage individuali hanno una durata minima di 6 mesi fino a un massimo di 24 con possibilità di essere rinnovati per quelli di durata pari a 6 mesi o a un anno. Il tutto finanziato per 1 milione di euro di risorse dal Fondo Sociale Europeo e quindi totalmente gratuito per l’azienda.