La rivoluzione russa, se ne parla con il professore Sergio Sammicheli
Cento anni fa la rivoluzione russa russa. Si apre nella biblioteca di piazza Terra Madre il libro della grande storia che offre a studenti, giovani e appassionati di tutte le età l’occasione di ripercorrere i fatti e le tappe che caratterizzarono uno dei più significativi eventi sociopolitici del ventesimo secolo. Insieme al professore Sergio Sammicheli, esperto, storico, ex docente di storia e filosofia presso l'Istituto Gobetti di Bagno a Ripoli, si parlerà di Rivoluzione russa. Giovedì 22 febbraio alle ore 21.15 prosegue il ciclo di iniziative, firmato dal Comune di Greve in Chianti, che fa vivere in maniera attiva e partecipe gli spazi della biblioteca Carlo e Massimo Baldini, un luogo di cultura viva e condivisa dove incontrarsi, socializzare, conoscere e crescere.
Un anno di incontri e approfondimenti, poesie e spettacoli che dà appuntamento a chi ama la parola scritta e non con un importante capitolo dello scenario internazionale. Un focus di un’ora e mezzo sulla Rivoluzione russa, sul contesto storico e sul clima di forte tensione in cui si sviluppò, sulle motivazioni che scatenarono la rivolta contro il regime zarista e il suo rapporto congiunto con la prima Guerra Mondiale, sulle azioni dei personaggi e delle figure di primo piano che costruirono la storia della Rivoluzione russa, come il politologo sovietico Lenin, che fondò il suo pensiero sulla linea marxista.
La conferenza, aperta al pubblico e ad ingresso libero, dà l'avvio ad una collaborazione con l’esperto che si svilupperà nel segno della storia della filosofia. “Grazie alla disponibilità del professore - dichiara l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti - abbiamo allestito un terzetto di serate in cui ripercorriamo la storia della filosofia dalle origini attraverso i protagonisti e le figure più celebri nella cultura del pensiero occidentale come Socrate, Platone e Aristotele Gli incontri, tenuti dal professor Sammicheli, animeranno i pomeriggi in biblioteca nel corso dell’inverno 2018.
Fonte: Ufficio Stampa