Università, Fontanelli (LeU): "Rischio di attacco al diritto alla salute"
"C'è il rischio di un attacco al sistema universalistico del diritto alla salute", è quanto affermato dal capolista al Senato per Liberi e Uguali Paolo Fontanelli all'iniziativa "La salute pubblica: un diritto di cui fa bene parlare" a San Giminiano (tardo pomeriggio di ieri), dove sono intervenuti la candidata al Senato Sabrina Benenati, la candidata alla Camera Serena Cortecci, il vicepresidente vicario di Aanao Carlo Palermo, Mauro Valiani del forum Diritto alla salute e il professor Alessandro Rossi dell'Università di Siena.
Il programma di Liberi e Uguali pone forte attenzione alle questioni ambientali, della tutela del territorio e dell'agricoltura, dell'università e della ricerca, del turismo sostenibile e, appunto, del diritto alla salute per tutti.
«Quello che come Liberi e Uguali proponiamo - prosegue il capolista al Senato Fontanelli - è un rilancio forte del sistema pubblico della salute per contrastare le diseguaglianze che si creano con il sistema privato che oggi si sta mettendo sempre più in competizione con quello pubblico. Così si creano degli squilibri che portano ad una sanità pubblica di livello inferiore e una privata di qualità superiore ma accessibile ai pochi che se lo potranno permettere e in un Paese dove a causa della crisi le persone rinunciano a curarsi è una cosa inaccettabile. Per questo il programma di Liberi e Uguali sulla salute si intitola "Una sanità pubblica, davvero"»
«L’unico voto utile che si può dare in questo contesto è un voto che esprime un orientamento chiaro, una rotta per il Paese, una indicazione da seguire - conclude Fontanelli -. E chi non è contento di come vanno le cose e pensa che ci sia bisogno di un cambiamento per costruire una uscita da sinistra alla crisi, deve dare questo segnale attraverso un voto chiaro, inequivoco. Liberi e Uguali si propone come il veicolo attraverso cui dare rappresentanza a questa domanda di cambiamento. Di sicuro scegliere di stare a casa non cambia proprio niente».
Fonte: Ufficio stampa