Capezzoli (Progressisti e Valori): "Condividiamo la scelta di Menesini sul contrasto al gioco d'azzardo"
Domenico Capezzoli responsabile di Progressisti e Valori, risponde sulla decisione del Comune di Capannori di incentivare gli esercizi commerciali del proprio territorio che tolgono i vari apparecchi 'mangia soldi' all'interno della propria attività. "Il Regolamento per l’applicazione della tariffa corrispettiva per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale prevede infatti una riduzione del 20 per cento della tariffa fissa sui rifiuti per un periodo di tre anni per tutte le utenze non domestiche, soprattutto bar, che dichiarano di aver disinstallato tutti gli apparecchi di video poker, slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincite di denaro. Per ottenere lo sconto il soggetto gestore dell'attività deve presentare un'apposita documentazione (dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà) con la quale comunica, sotto la propria responsabilità, di aver dismesso nell’anno in corso tutti gli apparecchi atti al gioco d'azzardo".
"Il gioco d’azzardo-, continua l'esponente di Progressisti e Valori - è considerato la terza industria italiana per fatturato. Ha ormai raggiunto costi generali e personali altissimi e insopportabili, è la rovina di migliaia di famiglie, senza considerare i numerosi suicidi.
La dipendenza di tante persone è risultata fortemente accresciuta dai nuovi giochi a risposta immediata, anche online. La crisi economica non frena questo fenomeno, anzi ne è moltiplicatore poiché anche tante famiglie povere tentano la fortuna per disperazione, impoverendosi sempre di più.
Da anni, inoltre, nella gestione del gioco d’azzardo legale, e non solo illegale, è stato registrato anche il coinvolgimento della criminalità organizzata. Ecco solo alcuni degli impressionanti numeri del gioco d’azzardo lecito: 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, 8 miliardi di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machines, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 15 milioni di giocatori abituali, circa 800.000 i giocatori affetti da ludopatia, da 2 a 3 milioni a rischio patologico, 5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico, oltre le altre spese indotte, che compongono un costo sociale elevatissimo. Di recente lo Stato italiano ha aggravato la situazione, passando da una
severa concezione di disvalore e di rifiuto, alla sempre più frequente legalizzazione di nuovi giochi d’azzardo, al fine di reperire nuovi gettiti fiscali, uno «Stato-biscazziere» a dispetto dei drammi sociali che ne derivavano.
Si è anche verificato il continuo ampliamento di offerte online, attraverso internet e, in genere, strumenti telematici, che portano il gioco a casa.
Domenico Capezzoli Progressisti e Valori