Fontanelli e Cortecci (LeU) a San Miniato Basso: "Seria proposta di sinistra per i problemi italiani"
Incontro elettorale (giovedì sera) di Liberi e Uguali alla Casa culturale Arci di San Miniato Basso con Paolo Fontanelli, candidato al Senato, Serena Cortecci, candidata alla Camera e il medico Paolo Malacarne, primario di anestesia dell'Aoup. Si è parlato di diritto alla salute, istruzione e, soprattutto, di sicurezza, sociale e sul posto di lavoro, ed è emerso come, nel quadro attuale italiano, sia necessaria la costruzione di un ampio fronte di sinistra, in Parlamento e nel Paese, che guidi il cambiamento e pronto a governare.
"Le notizie di questi giorni consigliano una attenta riflessione - afferma Paolo Fontanelli, candidato al Senato per Liberi e Uguali -. Il primo episodio, verso cui proviamo un forte dolore insieme ad un senso di impotenza, è la tragica morte sul lavoro di Alessandro Colombini, saldatore, caduto da una impalcatura di 14 metri alla Seven Stars sul canale dei Navicelli. È l’ennesimo caso, mentre l’Italia colleziona il pessimo record delle morti sul lavoro: non è accettabile in un Paese civile. Di come sono andate le cose non sappiamo molto, tuttavia il timore che nelle misure di sicurezza qualcosa non fosse a posto c’è e chiede risposte chiare. Il tema della sicurezza sul lavoro cammina insieme a quello dei diritti e della dignità del lavoro. Quando questi si svalutano e si riducono, tutto diventa più difficile e anche la precarietà cronica e diffusa diventa una scelta per difendere la competitività delle imprese. Così non va. Bisogna restituire al lavoro tutto il suo valore, che è quello di garantire reddito e dignità alle persone".
Sulla sicurezza "si strilla alla necessità di stabilire la legittima difesa con le armi - prosegue Fontanelli - , come fa Salvini, fino ad arrivare all'idea del farsi giustizia da soli, come ha fatto il fascioleghista Traini a Macerata. Una campagna all'insegna di un allarmismo bugiardo e ingannevole, che semina un veleno assai pericoloso e difficile da assorbire. In Italia la legittima difesa è già prevista dalle nostre leggi, come dimostra l'archiviazione decisa dalla magistratura pisana per Daniele Ferretti, il gioielliere che sparò, sotto la minaccia di una pistola, ad un bandito nel suo negozio. Si difese e l'indagine ha chiarito la vicenda. Dire, come fa la Lega, che non basta, che tutti si devono armare e poter reagire senza scrupoli di sorta, significa proporre il Far West. E una ulteriore riprova viene dalla Florida in queste ore. Da Parkland, considerata una delle più sicure città americane, dove la mania e la libertà al possesso e all'uso delle armi ha prodotto una nuova strage di ragazzi in una scuola. Quello che sotto i fumi della campagna elettorale propone Salvini all'Italia è un processo di degradazione morale e civile, destinato a rendere ancora più difficile e preoccupante la convivenza democratica del Paese. Bisogna respingerlo senza tentennamenti".
Fonte: Liberi e Uguali Pisa